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Basterebbe applicare gli Articoli 2,3 ,4 della Costituzione per salvare l’Italia

articoli costituzione

Sarebbero sufficienti gli articoli 2,3,4 della Costituzione per salvare l’Italia, ridando al popolo italiano stabilità economica e sociale.

Ognuno degli articoli sottoscritti dimostra l’incostituzionalità dell’operato della casta politica ai danni del popolo italiano

L’art.2 recita che la Sovranità appartiene al Popolo, che è dunque sovrano:

<<La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.>>

Il popolo quindi è sovrano per la Costituzione,ma come possiamo sentirci sovrani se siamo governati,rappresentati e vessati fiscalmente da persone che noi NON ABBIAMO MESSO AL POTERE DEMOCRATICAMENTE?
Come possiamo adempiere ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale se non ci fanno più votare?Il voto è un diritto inviolabile!

E’ chiaro il motivo per cui non ci rendono sovrani applicando l’art.2,il popolo con un “colpo di matita” potrebbe mandarli tutti a casa mettendo fine allo sperpero di denaro pubblico e allo spartimento di poltrone che da anni “succhia” le casse dello stato.

 L’art. 3, prevede la pari dignità sociale fra i cittadini:

<<Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.>>

Secondo la Costituzione quindi,tutti i cittadini dovrebbero avere pari dignità sociale senza alcuna distinzione.
Ma come possiamo sentirci socialmente uguali e dignitosi se vi sono ex operai  con pensioni da 500€ maturate con 40 anni di contributi, ed ex politici con pensioni da 20.000 euro (come minimo) maturate con 5 anni di contributi?
Come possiamo essere uguali di fronte alla legge se vi sono poveri supertassati e ricchi sottotassati?Se vi sono fotografi italiani (Corona) senza sconti di pena e assassini stranieri (Kabobo) con sconti di pena?

Sempre secondo l’ art 3 della Costituzione è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano l’uguaglianza tra i cittadini,quindi è compito del governo e del Presidente abolire privilegi,vitalizi,super pensioni e super stipendi che rendono loro “diversi” da noi!

Ovviamente non lo faranno mai,applicandolo, il sopra descritto articolo nuocerebbe alle loro tasche…ma gioverebbe all’intera comunità ridandole una dignità ormai persa.

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 L’art.4 prevede il lavoro come DIRITTO di ogni cittadino:

<<La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.>>

Secondo la Costituzione quindi il lavoro è un diritto che la Repubblica deve garantirci.
Come possiamo considerare il lavoro un diritto garantito ,quando il  governo tartassa imprese e piccoli imprenditori,costringendoli a licenziare anzichè assumere?

Applicare questo articolo per la casta significherebbe abbassare le tasse per far ripartire l’economia e di conseguenza le assunzioni,ma ciò nuocerebbe sempre alle loro tasche……

Il discorso resta sempre lo stesso,tutelano solo i loro interessi,non quelli dei cittadini,le leggi ci sono ma non le rispettano,ma siamo soprattutto noi a non farle e non farci rispettare

 

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