Vi proponiamo una lettera che ha fatto il giro del web, pubblicata qualche anno fa su uno stato facebook americano, con il fine di sensibilizzare le persone sulla questione della condanna a morte, pratica ancora utilizzata negli Stati Uniti.
La lettera ritrae un presunto condannato a morte (molto probabilmente mai esistito), che prima di morire scrive alla madre, mettendo in luce tutte le mancanze di quest’ ultima che lo hanno portato ad essere un delinquente.
Una vicenda molto probabilmente mai esistita, ma che vale la pena leggere e condividere, in quanto rappresenta un monito, un insegnamento che dovrebbe spingere tutti i genitori ad educare al meglio i propri figli, specie per evitare sorprese in futuro, sorprese delle quali anche loro sono colpevoli.
La lettera di un condannato a morte
“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.
Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo?
Mi hai aiutato a nasconderla affinchè mio padre non lo scoprisse e non mi punisse.
Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino?
Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale.
Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?
Voleva solo correggermi, perchè invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.
Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.
Mamma, io ero solo un bambino, dopo sono diventato un adolescente problematico e ora sono un uomo intollerante e aggressivo.
Mamma, io ero solo un bambino che aveva bisogno di correzione e non di approvazione. Ma comunque io ti perdono!
Chiedo solo che tu faccia leggere questa lettera al maggior numero di genitori nel mondo, affinchè sappiano che hanno la responsabilità di crescere un figlio facendolo diventare un uomo, che potrà agire facendo del bene o del male….
Grazie mamma, per avermi dato la vita e per avermi aiutato a perderla.
Il tuo figlio delinquente
Volevo inoltre ricordarti che:
Chi si rifiuta di punire il figlio, non lo ama. Chi lo ama non esita a sgridarlo. (proverbi 13: 24)
L’ istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo (Nelson Mandela)
Istruzione e rimprovero comincia nei primi anni dell’infanzia e durano fino a l’ultimo giorno di vita (Pitagora)
Educa i bambini, e non sarà necessario punire gli adulti (Pitagora)”.