Truffe benzinai: Queste dichiarazioni faranno sicuramente arrabbiare molti automobilisti. Un benzinaio ha deciso di rivelare tutti i “segreti” del mestiere. Quei trucchi che molti benzinai adottano quando andiamo a fare rifornimento.
Esistono molti trucchi sul carburante per truffare il cliente che va a fare rifornimento. Alcuni sono adottati da benzinai disonesti e senza scrupoli, altri da gestori spinti dalla disperazione per la crisi del settore.
Uno di questi ultimi è G.P., un giovane gestore di pompa di benzina che ha preferito rimanere nell’ anonimato. Intervistato dal quotidiano l’ Unità ha confermato i sospetti di molti automobilisti riguardo le truffe sul carburante, ma ha sottolineato che molti, come lui, lo fanno per portare un minimo di stipendio a casa:
<<“su mille litri venduti abbiamo un guadagno di 40 euro circa e che ogni mese dobbiamo anticipare 60-70 mila euro di spese. Insomma con una pompa di benzina cittadina medio piccola, tolte le spese per i dipendenti e la materia, si guadagnano circa 1.500 euro al mese. Di soldi ne passano tanti, ma pochi se ne fermano.”>>
Truffe benzinai: i metodi usati dai gestori
Come dichiarato dal giovane gestore, i metodi usati per le truffe sul carburante sono essenzialmente quattro:
Manomissione del distributore. Viene manomessa la pompa in modo da mostrare al display meno litri di quelli che realmente eroga. Un altro tipo di manomissione è quello di fare in modo che il display mostri un prezzo al litro inferiore di quello che realmente calcola. Due tipi diversi di manomissione che ottengono lo stesso risultato: meno carburante erogato. Una truffa questa che avviene con la complicità dei tecnici addetti alla manutenzione delle pompe, i quali spesso fanno finta di non accorgersi della manomissione, magari sotto “laute ricompense”.
Mettere un fermo alla pistola erogatrice. Questo trucco viene maggiormente attuato quando c’è maggior confusione al distributore, negli orari di punta quando c’è la fila per fare rifornimento. Approfittando del caos e della distrazione dei clienti, i dipendenti del distributore non azzerano il contatore, così se la prima auto ha messo 10€ e la seconda ne deve mettere 50, l’erogazione partirà da 10 e non 0, erogando quindi solo 40€ dei 50 previsti per seconda auto. Se qualcuno se ne dovesse accorgere la risposta che riceverebbe è quasi sempre la stessa :”Chiedo scusa, è che c’è una gran confusione“, seguita dall’ erogazione dei litri mancanti.
Benzina allungata. Ovvero nelle cisterne di benzina, vengono immessi litri e litri di oli esausti, e in molti casi addirittura acqua, che potrebbero portare anche alla rottura della vostra auto.
Comprare benzina a nero. Cioè rifornire i propri distributori di benzina con benzina proveniente da mercati illegali, esentasse e a costi bassissimi. Quest’ ultimo metodo truffa non penalizza tanto gli automobilisti ma lo stato. tranne nei casi in cui, gestori avidi e senza scrupoli, non solo evadono le tasse con benzina illegale, applicano anche una delle truffe sopra descritte al consumatore.
Truffe benzinai :i consigli per evitarle
Innanzitutto bisogna prestare molta attenzione, almeno per evitare la truffa sul fermo alla pistole erogatrice;
Bisogna rifornirsi sempre dai distributori di fiducia;
Tenere sempre sotto controllo la lancetta del carburante della propria auto;
Fare rifornimento al self service, in modo da mettere la potenza della pistola erogatrice al minimo. Mettere la potenza al massimo, come fanno tutti i benzinai, facilita l’espulsione di aria dalla pompa, la quale viene comunque conteggiata come carburante erogato;
Evitare di fare rifornimento quando fa troppo caldo. Una pompa potrebbe prelevare da una cisterna troppo calda una parte di vapore e immetterlo nella vostra auto. Una perdita consistente di carburante si verifica anche quando lasciamo le nostre auto al sole, in quanto il carburante tende ad evaporare. Non a caso su tutte le auto nel tappo del serbatoio c’è un forellino che fa uscire i gas prodotti.