Ecco come lo scorso anno la Puglia ha dato uno schiaffo alle multinazionali. Presentata un’ auto elettrica “Made in Bari” che fa 200 km con una ricarica.
Lo scorso anno, precisamente il 9 settembre 2017, al salone dell’Automotive della Fiera del Levante di Bari, nel padiglione 104, è stato presentato il prototipo di una minicar elettrica ‘made in Bari’, promosso da Tua Industries.
Si tratta di un quadriciclo pesante con motore elettrico che la Tua Industries, società che fa capo al fondo di investimento americano LCM (Lev Capital Management), subentrata con la reindustrializzazione della Om Carrelli di Modugno (Bari), ha realizzato. Un veicolo in grado di percorrere 200 km con una sola ricarica elettrica. Il costo dovrebbe aggirarsi a poco più di 10.000 euro.
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Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato all’ evento, in anteprima assoluta, alla presentazione dell’auto elettrica prodotta da TUA Industries, il quadriciclo più leggero sul mercato, l’unico a quattro posti, realizzato con tecniche costruttive delle super cars.
“Questa vicenda è iniziata quando ero sindaco di Bari con un presidio vicino alla fabbrica perché una grande multinazionale, che aveva sostanzialmente preso brand, fatturato e apparecchiature, voleva chiudere l’attività per acquisire le quote di mercato. L’orgoglio degli operai ha impedito questo destino. Abbiamo provato in tutti i modi a trovare un progetto di reindustrializzazione, e oggi siamo arrivati al prototipo finalmente autorizzato dagli organismi competenti”. Ha spiegato Emiliano intervistato durante la presentazione.
“Ci sono ancora difficoltà – ha continuato Emiliano – perché si tratta di mandare a regime una produzione che non è semplice e che ha bisogno di una importante capitalizzazione. Sto verificando la volontà degli imprenditori italiani ad andare avanti nel progetto, noi continueremo a sostenerli perché, al di là del significato del mantenimento occupazionale, è diventato un progetto industriale veramente interessante. La prima auto italiana totalmente elettrica. Questa auto potrebbe consentire a tutte le forze di polizia municipale in Italia di muoversi nei centri abitati colpiti dai superamenti dei PM10, almeno riducendo le emissioni delle auto pubbliche. Peraltro è un’auto comoda e silenziosa”.
“È un’auto italiana e pugliese e questo chiude anche tutto il circuito dell’automotive pugliese e barese perché non avevamo ancora una produzione come questa, di un’auto intera. Come sempre combatteremo con tutta l’energia per difendere questo progetto neonato”.
Sollecitato dai giornalisti sul futuro della produzione, Emiliano ha detto che “oggi si presenta il prototipo, ma che ci sono buone intese per la rete commerciale con importanti case automobilistiche per vendere queste automobili”.
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“Speriamo – ha concluso Emiliano – che tutto vada bene. I nemici delle produzioni industriali nel Mezzogiorno ci sono sempre, ora bisognerà schivarli tutti e portare la fabbrica a regime. Penso che una volta considerato il prototipo e individuata la determinazione di noi tutti ad andare avanti, la necessità di altri investitori non dovrebbe essere insormontabile”.
Mostriamo di seguito l’intervista integrale del presidente della regione puglia Michele Emiliano.
Che fine ha fatto l’auto elettrica made in Bari?
E’ passato più di un anno dalla presentazione dell’ auto elettrica in questione, e come già annunciato da Emiliano ci sarebbero state delle difficoltà per far partire la produzione vera e propria di questo gioiellino. Difficoltà che sembrano esserci state in quanto questo progetto sembra essere svanito nel nulla, al contrario delle previsioni di un anno fa.
Infatti come aveva citato l’ ANSA in un articolo a riguardo: “Arriva la minicar elettrica made in Bari“:
<< Presto si partirà con la produzione vera e propria. Secondo alcune indiscrezioni si dovrebbe partire con circa 6000 esemplari nel 2018 per diventare presto 25 mila a regime>>.
Siamo alla fine del 2018, e di questo esemplare di auto elettrica non c’è nemmeno l’ombra. Non è che il progetto sia sparito come in passato sono sparite tutte le geniali invenzioni che hanno dato fastidio alle lobby del petrolio?
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