L’IRI – acronimo di Istituto per la Ricostruzione Industriale – è stato un ente pubblico italiano con funzioni di politica industriale.
Istituito nel 1933, durante il fascismo, nel dopoguerra allargò progressivamente i suoi settori di intervento e divenne il fulcro dell’intervento pubblico nell’economia italiana. Nel 1980 l’IRI era un gruppo di circa 1 000 società con più di 500 000 dipendenti. È stato a suo tempo una delle più grandi aziende non petrolifere al di fuori degli Stati Uniti d’America; nel 1992 chiudeva l’anno con 75 912 miliardi di lire di fatturato, ma con 5 182 miliardi di perdite. Ancora nel 1993 l’IRI si trovava al settimo posto nella classifica delle maggiori società del mondo per fatturato, con 67,5 miliardi di dollari di vendite. Dopo la su privatizzazione è stato Trasformato in società per azioni nel 1992, cessò di esistere dieci anni dopo.
Di seguito riportiamo una intervista a riguardo di Prodi per la trasmissione “Mezz’ora in più” su La7.
La conduttrice ricorda a Prodi che ancora oggi viene ricordato come un grande privatizzatore per aver in passato privatizzato l’IRI, e proprio riguardo tale tema ha dichiarato:
“Erano obblighi europei – mi era stato dato un compito da Ciampi, che era un compito obbligatorio per tutti i nostri riferimenti europei di privatizzare, e si immagini se ero così contento do disfare le cose che avevo costruito. Ma bisognava farlo per rispondere alle regole generali di un mercato in cui noi eravamo. E questo non era un compito semplice ma l’abbiamo fatto come bisognava farlo“.
Di seguito mostriamo l’intervento sopra descritto, buona visione.
“Il compito, obbligatorio per tutti i nostri riferimenti europei, era di privatizzare”.
Prodipic.twitter.com/0EU0g1qLj3— Umberto Molini ?? (@molumbe) February 3, 2020