In un videomessaggio al museo Maxxi l’architetto dice: “Con questa emergenza siamo più consapevoli che la terra è fragile”.
“C’è da costruire un mondo migliore, la mia generazione non ci è riuscita, forse voi giovani dovete salvare il mondo”. In golf arancione con pianta di mimose alle spalle dalla sua casa parigina, lo ha confidato Renzo Piano nel videomessaggio con cui il Maxxi di Roma stamani 31 marzo ha aperto il suo palinsesto su propri canali social #iorestoacasa: a partire dalle 9.30 il museo delle arti del nostro tempo e dell’architettura lancia video da condividere, dalla performance d’artista all’affondo su una mostra di Maurizio Nannucci, nei giorni della chiusura per il Coronavirus.
Il senatore a vita, vincitore nel 1998 del riconoscimento massimo per gli architetti, il Pritzker Prize, parla confinato tra le sue stanze come tutti per arginare il contagio. Il progettista trova “triste, oggi, non potersi incontrare, specie nei musei, come il Maxxi, che sono luoghi per stare insieme, condividere valori quali l’arte, la conoscenza, l’amicizia. Ma ci vuole coraggio. Dopo questa emergenza, è chiaro che succederà qualcosa, e non potrà che essere in meglio, perché ora più che mai siamo consapevoli che la terra è fragile. C’è molto da fare per costruire un mondo migliore”.
Per l’architetto “Fare architettura significa costruire edifici che respirano, che non consumano troppa energia, anzi, che vivono in simbiosi con l’ambiente. Siamo di fronte a una nuova frontiera espressiva del progetto. Fatta di leggerezza, trasparenza, sensibilità. La mia generazione non ci è riuscita, forse siete voi a dover salvare il mondo”.
Di seguito il videomessaggio integrale di Renzo Piano.