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Arrivano rimborsi abbonamenti bus, metro, treni inutilizzati causa lockdown. Come ottenerli

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Buone notizie per i pendolari che a causa dell’emergenza Covid non hanno potuto utilizzare il proprio abbonamento acquistato per viaggiare su treni, autobus, tram e metropolitane. Il decreto Rilancio, approvato dal Consiglio dei ministri, nell’ Articolo 205 prevede la possibilità per gli utenti dei mezzi pubblici, sia treni che mezzi di trasporto locali come bus, tram e metro di chiedere un ristoro.

Con l’emergenza Coronavirus e con il conseguente lockdown gli abbonamenti di treno e trasporto pubblico locale sono rimasti inutilizzati. Ora finalmente si potranno chiedere i rimborsi.
I pendolari che per motivi di lavoro o di studio affollano quotidianamente i mezzi pubblici, potranno vedersi rimborsata parte dell’abbonamento già pagato.
Il portavoce di questa battaglia che ha portato all’attenzione del governo questo problema è l’associazione Assoutenti, che sul proprio sito scrive:

<<Tutelare chi aveva già acquistato abbonamenti per il trasporto ferroviario e locale, come bus, treni, metro, e non hanno avuto la possibilità di utilizzarli a causa del cosiddetto lockdown è stato obiettivo primario di Assoutenti che di questa battaglia si era fatto portavoce sin dalle prime settimane di emergenza con le istituzioni, sia a livello nazionale che a livello regionale e ora accoglie con soddisfazione la decisione di introdurre un’apposita misura nel Decreto Rilancio>>.

Chi può accedere al rimborso, e come ottenerlo? Ci sono, ovviamente, alcune condizioni e requisiti da considerare. Vediamo quali e come ottenere il rimborso.

Requisiti per ottenere il rimborso

Per accedere al rimborso bisogna possedere un abbonamento ferroviario o del trasporto pubblico locale in corso di validità durante il periodo di lockdown. In particolare, si fa riferimento all’istituzione delle zone rosse e al lockdown in tutta Italia.
Inoltre bisogna dichiarare, attraverso un’autocertificazione “fai da te” nero su bianco, che vi è stata l’impossibilità di utilizzare, del tutto o in parte, il titolo di viaggio già acquistato a causa del lockdown imposto dal governo.

Come richiedere il rimborso

La richiesta di rimborso dovrà essere inoltrata alla società che gestisce il servizio “allegando la documentazione comprovante il possesso del titolo di viaggio” e un’autocertificazione con la quale l’utente dovrà attestare che non ha potuto utilizzare l’abbonamento.  “Entro quindici giorni dalla ricezione della comunicazione”, si legge nel decreto, “il vettore procede al ristoro” che può avvenire con l’erogazione di un vocheur o con il prolungamento della durata dell’abbonamento “per un periodo corrispondente a quello durante il quale non ne è stato possibile l’utilizzo”.

L’associazione Assoutenti invita a segnalare tutti quei casi in cui il rimborso non perviene entro la durata prevista dal Decreto Rilancio. Si legge in una nota:
<<Le società che gestiscono i servizi di trasporti si stanno attivando per rendere operativo il sistema di rimborso: in caso di difficoltà ad ottenere il ristoro stabilito dalla nuova norma, gli utenti potranno rivolgersi ad Assoutenti scrivendo alla mail nessunoescluso@assoutenti.it o rivolgendosi alla sede più vicina sul territorio nazionale>>.

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