Non tutti lavorano e non tutti hanno la possibilità di vedersi versati i contributi previdenziali INPS ai fini della pensione. Queste persone hanno diritto comunque ad una prestazione assistenziale? Esiste un aiuto economico da parte dell’ Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che viene attuato in assenza di contributi? In realtà una soluzione ci sarebbe, anche se sconosciuta per molti.
Sono molti coloro che non possiedono contributi sufficienti per accedere alla pensione di vecchiaia con l’INPS. Ricordiamo che, tranne in caso di successive riforme, attualmente la quota da raggiungere per maturare il diritto ad un trattamento pensionistico ammonta a 20 anni di contributi. C’è chi ne ha di meno e chi non ne possiede affatto. In entrambi i casi è possibile richiedere la pensione sociale, ma a determinate condizioni.
L’assegno Sociale INPS, un trattamento assistenziale per chi non ha versato contributi
Tutte le persone che non sono in possesso della quota minima di contributi per maturare il diritto alla pensione, possono richiedere l’assegno Sociale INPS. Questo assegno ha sostituito la pensione sociale, è un trattamento assistenziale per chiunque sia cittadino italiano e versi in una condizione di difficoltà economica.
Viene denominato Assegno sociale in quanto non si configura come una vera e propria pensione e non si basa sui contributi versati. Visto che non viene erogato in base al montante contributivo, tale trattamento è riservato a coloro che hanno redditi molto bassi. Come tutti gli altri trattamenti assistenziali è volto espressamente ad aiutare i soggetti con disagio economico. Tra questi ci sono coloro che si ritrovano in età avanzata, senza la possibilità di lavorare e senza aver maturato il diritto ad una vera e propria pensione.
Come specificato dalla Legge quadro n. 328/2000 possono accedere all’assegno sociale INPS coloro che:
- hanno compiuto i 67 anni di età;
- sono a tutti gli effetti cittadini italiani;
- per i soggetti extra comunitari è necessaria la residenza senza interruzioni da almeno 10 anni in Italia;
- per i soggetti singoli il reddito annuale deve essere inferiore a 6.542,51 euro;
- se si è coniugati invece il reddito ISEE del nucleo familiare non deve essere superiore a 13.085,02 euro annui (soglie fissate per il 2023).
A quanto ammonta l’assegno
Come specificato sul sito ufficiale dell’INPS, per quest’anno, l’importo dell’assegno sociale è stato fissato con la circolare INPS n. 135/2022 e innalzato a 6.542,51 euro annui, che corrispondono a 13 mensilità da 503,27 euro l’una.. Ogni 13 mesi viene effettuato un controllo di carattere reddituale per evidenziare eventuali variazioni. In pratica l’Assegno sociale viene rinnovato ogni anno in base ai redditi. Se dovesse verificarsi ad esempio uno sforamento dei limiti sopra citati si esce dalla prestazione assistenziale.
L’importo dell’assegno Sociale INPS non è uguale per tutti. Quella di 503,27 euro al mese è la forma piena, e spetta solo a:
- i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito (ISEE pari a zero);
- e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno.
L’erogazione in forma ridotta invece spetta a:
- i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno;
- e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.
Come richiedere l’Assegno Sociale INPS
E’ possibile richiedere l’assegno sociale direttamente sul sito ufficiale dell’INPS (cliccando su Accedi al Servizio), tramite un patronato abilitato, oppure telefonicamente ai numeri: 803 164 (da rete fissa), 06 164 164 da rete mobile.
Di seguito è riportato un video che mostra ulteriori dettagli riguardo all’assegno sociale INPS 2023. Buona visione.