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Via libera alla pensione per le casalinghe: di cosa si tratta

Pensione per le casalinghe INPS

Vediamo cos’è la pensione per le casalinghe alla quale si può aderire anche nell’anno 2023: a chi spetta, quando si matura il diritto, qual è l’età pensionabile, e l’importo.

Pensione per le casalinghe INPS
Casalinga lava il pavimento – Photo credit: Pixabay

Una casalinga o un casalingo a tempo pieno difficilmente riesce a svolgere altre attività lavorative al di fuori delle mura domestiche. Occuparsi della casa e della famiglia, specie in caso di nuclei familiari numerosi e di abitazioni abbastanza grandi, comporta un impegno che richiede molte ore al giorno. Nelle famiglie dove lavorano entrambi i coniugi in genere si opta per l’assunzione di personale per le pulizie, badanti, giardinieri eccetera.

Nel caso in cui uno dei coniugi debba per forza di cose dedicarsi interamente alla casa e alla famiglia, come potrebbe fare per maturare il diritto ad una pensione? Le casalinghe hanno il diritto ad un trattamento pensionistico?

La risposta è SI, ma per come ogni tipo di assegno previdenziale, anche la pensione per le casalinghe necessita di un versamento di contributi. Tale versamento però è ben diverso e molto più leggero e flessibile rispetto ai versamenti che vengono effettuati dai lavoratori autonomi o dalle Partite Iva al personale dipendente.

Tuttavia anche per le casalinghe che non hanno la possibilità di versarsi i contributi è previsto un trattamento previdenziale minimo a determinati requisiti e condizioni che citeremo di seguito.

Pensione per le casalinghe: a chi spetta

Secondo l’INPS, fare la casalinga è un mestiere a tutti gli effetti che merita un trattamento pensionistico adeguato. Ma come per tutti gli altri lavori il diritto a tale trattamento si matura previo versamento di contributi. Tramite il “Fondo casalinghe” l’INPS dà a questa categoria di lavoratori la possibilità di versarsi i contributi come un qualsiasi lavoratore autonomo ai fini pensionistici.

Anche per l’anno 2023 c’è la possibilità, per tutte le donne e gli uomini che dedicano interamente la propria giornata alla cura della casa e della famiglia, di accedere al Fondo Casalinghe messo a disposizione dall’Istituto Nazionale della Previdenza sociale.
Il fondo è stato istituito dal 1997 al fine di salvaguardare le persone che si prendono cura della casa e della famiglia a tempo pieno, senza essere retribuite in alcun modo.

Da più di 20 anni, così come per il 2023, ogni anno l’INPS rinnova l’invito a queste categorie di lavoratori ad iscriversi al fondo qualora ne avessero bisogno. Vediamo quali sono i requisiti per aderire:

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Obbligatoria iscrizione all’INAIL, è possibile presentare domanda di iscrizione a partire dai 16 anni fino ai 65 anni, una volta avvenuta, questa conserva la sua validità per sempre.
E’ possibile svolgere un lavoro part time ma solo se “in relazione all’orario e alla retribuzione percepita, si determina una contrazione delle settimane utili per il diritto a pensione“ come riportato sul sito ufficiale INPS;

Non bisogna svolgere un’attività lavorativa dipendente o autonoma che preveda l’obbligo di iscrizione ad una cassa previdenziale o specifico ente;
non bisogna essere titolari di pensione diretta;
Per versare i contributi bisogna aver maturato un una età compresa tra i 16 e i 65 anni.

A quanto ammontano i contributi per il fondo casalinghe

Se si è in possesso dei requisiti richiesti, dopo aver accolto la domanda di adesione, l’INPS invierà a casa dei bollettini da utilizzare come e quando si vuole. I bollettini infatti sono precompilati, ma senza l’importo, che come sopra descritto è a discrezione del richiedente. Il versamento dei contributi è a totale discrezione del richiedente, sia per quanto riguarda l’importo che per quanto concerne la cadenza dei versamenti.

Vista la totale discrezionalità delle tempistiche dei versamenti, per determinare le mensilità contributive l’INPS dividerà l’intero ammontare versato per 25,82 per determinare i mesi di contribuzione. Per intenderci, un anno di contributi equivale a 309,84 euro. Quindi il peso dei contributi è molto ridotto, e il versamento è molto più elastico.

Qual è l’età pensionabile del fondo casalinghe

Per maturare il diritto all’assegno previdenziale con il fondo casalinghe INPS, basta aver compiuto 57 anni di età e aver versato almeno 5 anni di contributi, ma a una condizione: l’importo maturato deve risultare almeno pari all’ammontare dell’assegno sociale maggiorato del 20%.
L’assegno sociale rappresenta invece una alternativa per tutte le casalinghe che non hanno la possibilità di versarsi i contributi, maggiori info qui.

In mancanza di tale requisito, si avrà accesso alla pensione per le casalinghe a 62 anni.
Superati i 67 anni di età, la pensione di vecchiaia spetta a prescindere dall’importo versato.

Qual è l’importo della pensione per le casalinghe

Per calcolare l’importo della pensione derivante dal fondo casalinghe, l’Inps applica gli stessi criteri di tutte le altre tipologie di assegni previdenziali, ossia il calcolo contributivo. Tradotto in sintesi più si versa più si prende.

Come si prende la pensione per le casalinghe

Per aderire al fondo pensione per casalinghe bisogna presentare domanda all’INPS nelle seguenti modalità:

  • per via telematica utilizzando l’apposita sezione sul sito ufficiale dell’INPS (necessario munirsi di SPID o del PIN).
  • chiamare ai numeri gratuiti 803164 da rete fissa oppure 06164164 da rete mobile;
  • Recandosi presso un Patronato o altri intermediari autorizzati, che provvederanno gratuitamente a trasmettere, per conto del cittadino, la domanda d’iscrizione al Fondo Casalinghe online.

1 commento

  1. Nicoletta

    Buona sera posso sapere come casalinga come avere un po’ di pensione? Non ho molti contributi per lunga disoccupazione ho 63 compiuti a gennaio potete dirmi qualcosa? Grazie

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