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Decreto Sostegni: stop alle tasse, ecco cosa non si dovrà pagare

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Tante novità nel Decreto Sostegni tra le quali sospensioni, proroghe e slittamenti del pagamento di alcune tasse, per dare un respiro di sollievo a famiglie e imprese in difficoltà.

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Affari vettore creata da dooder – it.freepik.com

Approvato nella notte del 4 maggio scorso, il decreto si prepara ad approdare all’aula del Senato. Dopo l’esame del Senato il Decreto Sostegni sostegni passerà alla Camera per la seconda lettura. Vediamo quali sono le novità per quanto concerne il pagamento di tasse e tributi, riportate da Adnkronos.

IMU, TOSAP E CANONE RAI: Lo stop al pagamento della rata Imu di giugno per i beneficiari dei ristori, l’intervento sulla tassa sull’occupazione del suolo pubblico, Tosap, e l’esenzione dal pagamento del canone Rai per bar, pub e ristoranti.

IRAP :Il pagamento dell’Irap da parte delle imprese viene rinviato al 30 settembre.
IRPEF AFFITTI – Esenzione Irpef sui canoni di locazione non percepiti. Sono esentati dal pagare l’Irpef sugli affitti i proprietari di immobili che non hanno percepito il canone di locazione.

GENITORI SEPARATI O DIVORZIATI – Una delle importanti novità per quanto concerne gli aiuti alle famiglie in difficoltà è l’istituzione di un fondo per i genitori separati, vediamo a cosa serve.
Per il 2021 nasce un fondo che ammonta a 10 milioni di euro, destinato ai genitori separati e divorziati, i quali, a causa dell’emergenza sanitaria, hanno perso il lavoro, chiuso la propria azienda o cessato la loro attività autonoma.

Il fondo è volto ad assicurare la continuità dell’assegno di mantenimento. L’imposto sarà deciso in base al reddito e l’ammontare massimo sarà di 800 euro mensili.

REDDITO DI CITTADINANZA IMPIGNORABILE – Un’altra novità rilevante riguarda l’impignorabilità del Reddito di Cittadinanza, in controtendenza ad un’ordinanza del tribunale di Trani. L’ordinanza aveva precedentemente stabilito che il pignoramento del Reddito di Cittadinanza scatterebbe nel caso in cui il percettore non riesca a saldare un debito con il Fisco oppure non versi quanto dovuto all’ex coniuge in caso di divorzio.

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