In questo articolo parliamo del bonus anziani non autosufficienti, denominato anche come bonus colf e badanti.
E’ possibile ricevere il bonus anziani, suddiviso in 300 euro mensili da utilizzare esclusivamente per il pagamento di colf e badanti che si prendono cura di persone in età avanzata non autosufficienti. Il beneficio può essere richiesto per la durata di 12 mesi, arrivando così ad un importo massimo di 3600 euro annui.
teniamo a precisare che, diversamente da molti altri aiuti e incentivi, il bonus anziani non viene erogato dall’INPS, ma dalla Cassa Colf.
Cassa Colf ha deciso di dare un importante contributo per aiutare gli anziani che non sono autosufficienti. Vediamo in che modo.
L’obiettivo del bonus è quello di aiutare coloro che hanno un anziano fragile e non autosufficiente in famiglia a pagare la badante o colf. Possono quindi fare richiesta solo coloro che pagano regolarmente gli stipendi a colf e badanti, per assistere un anziano non autosufficiente.
Può essere richiesto anche per assistente familiare in caso di maternità della lavoratrice e sostituzione con altra lavoratrice. In questo caso il bonus anziani viene corrisposto una tantum e non per 12 mesi. La quota ammonta sempre a 300 euro.
Il bonus anziani viene accettato solo nel caso la persona assistita presenta una non autosufficienza permanente e certificata. Inoltre la colf o badante deve essere assunta regolarmente. Infine possono presentare richiesta solo i datori di lavoro che hanno dipendenti con almeno un anno di contribuzione continuativa alla cassa colf.
Come richiedere il bonus anziani
Per richiedere il bonus anziani bisogna scaricare e compilare il modulo presente online sul sito di Cassa Colf nella sezione modulistica.
Il documento da scaricare è il “modulo datore di lavoro“, che va compilato e inviato tramite email al seguente indirizzo: pratichedatori@cassacolf.it.
Nello stesso momento anche il lavoratore, dovrà scaricare, compilare e inviare il “modulo lavoratore” allo stesso indirizzo email appena citato.
In allegato al modulo va inviata anche la documentazione che certifichi la non autosufficienza dell’assistito.