Buone notizie per i pensionati, dal mese di marzo 2022 le pensioni inizieranno a godere di un ulteriore aumento. Vediamo di cosa si tratta e a quanto ammonta.
Dal prossimo mese di marzo le pensioni aumenteranno ancora. Si tratta del secondo aumento previsto per il 2022. Il primo aumento è scattato dal 1 gennaio e riguarda l’adeguamento dell’1,7% per via della perequazione, del quale vi ho già parlato in un recente articolo. Anche se l’INPS in realtà ha applicato un aumento dell’1,6% invece dell’1,7% nelle pensioni di gennaio e febbraio. Da marzo però l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale provvederà a ricalcolare gli assegni e gli arretrati relativi ai primi due mesi dell’anno.
Si tratta comunque di importi minimi, quasi insignificanti. Basti pensare che ad esempio che un pensionato che percepisce 1.000€ al mese, dallo scorso mese di gennaio ha visto il suo assegno pensionistico aumentare di soli 17 euro.
Il vero aumento, più significativo invece scatterà dal prossimo mese di marzo.
Il fattore che farà lievitare le pensioni da marzo è la riforma dell’IRPEF. Si tratta di un taglio delle tasse sugli assegni pensionistici. L’importo lordo resterà sempre lo stesso, ma il netto aumenterà per via del taglio, e quindi più soldi nelle tasche dei pensionati. sono state applicate delle nuove aliquote IRPEF al ribasso nella nuova Legge di Bilancio del 2022.
Il sito fiscoetasse.com ha riportato in dettaglio ne nuove aliquote IRPEF previste per il 2022 in base alle fasce di reddito:
- fino a 15.000 euro annui l’imposta dovuta è il 23% del reddito;
- da 15.001 fino a 28.000 euro annui l’IRPEF ammonta a 3.450,00 + 27% sul reddito che supera i 15.000,00 euro;
- da 28.001 fino a 55.000 euro annui ammonta a 6.960,00 + 38% sul reddito che supera i 28.000,00 euro;
- da 55.001 fino a 75.000 euro annui ammonta a 17.220,00 + 41% sul reddito che supera i 55.000,00 euro;
- oltre 75.000 euro annui ammonta a 25.420,00 + 43% sul reddito che supera i 75.000,00 euro.
Queste nuove aliquote IRPEF, più basse rispetto a quelle dello scorso anno, comporteranno una tassazione più favorevole sulle pensioni, e di conseguenza ci sarà un innalzamento dell’importo pensionistico netto.
