Oggi voglio parlarvi dell’impianto fotovoltaico off grid e di come un utente su YouTube sia riuscito a realizzarne uno, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico domestico, spendendo davvero poco. Con un mix di componenti di ultima generazione e materiali di recupero, “Droneslab” sembra abbia realizzato un qualcosa di davvero eccezionale. La cifra che dichiara di aver speso si aggira intorno ai 1200€, grazie alla quale è quasi del tutto indipendente dalla rete (perlomeno in estate). Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come è stato realizzato l’impianto.
Un impianto fotovoltaico off-grid (fuori dalla rete) è un sistema di produzione di energia elettrica solare che funziona in modo indipendente dalla rete elettrica di distribuzione. Questo significa che l’impianto è progettato per generare e immagazzinare l’energia solare in batterie per l’uso quando non c’è abbastanza energia solare disponibile o quando si verifica un’interruzione di corrente. Quando le utenze domestiche assorbono più corrente di quanta l’impianto ne possa generare, l’energia che manca viene prelevata dalla rete elettrica.
D’altra parte, un impianto fotovoltaico on-grid (in rete) è un sistema solare che è collegato alla rete elettrica di distribuzione locale. In questo caso, l’energia solare prodotta dall’impianto può essere utilizzata direttamente nella casa o nell’edificio, e l’energia in eccesso può essere venduta alla rete elettrica locale (scambio sul posto).
Conviene di più il fotovoltaico off-grid o on-grid?
La scelta tra un impianto fotovoltaico off-grid e uno on-grid dipende dalle esigenze individuali e dalle circostanze specifiche.
Se si vive in un’area remota o isolata dove non c’è accesso alla rete elettrica, l’impianto fotovoltaico off-grid può essere la scelta migliore per produrre energia solare e fornirla alla propria casa o edificio.
D’altra parte, se si vive in un’area dove la rete elettrica locale è disponibile, l’ on-grid può essere più conveniente in quanto l’energia solare prodotta può essere utilizzata direttamente nella casa o nell’edificio, e l’energia in eccesso può essere venduta alla rete elettrica locale, ottenendo un guadagno economico.
Inoltre, l’on-grid può essere meno costoso da installare rispetto a un impianto off-grid, poiché non richiede la necessità di acquistare e installare costosi sistemi di accumulo dell’energia.
Eppure l’impianto che so per mostrarvi di seguito è stato realizzato includendo batterie di accumulo di recupero, regalate a costo zero, derivate da camion e automobili. Il costo dell’accumulo si azzera e l’off-grid diventa conveniente.
L’impianto fotovoltaico economico off-grid con batterie di accumulo recuperate e inverter ibrido
Si tratta di un impianto fotovoltaico off-grid a isola. Un impianto fotovoltaico a isola, è un sistema di produzione di energia elettrica solare che funziona in modo indipendente dalla rete elettrica di distribuzione. Questo sistema solare è progettato per alimentare un’unità di consumo (ad esempio una casa o un edificio), indipendentemente dal fatto che sia collegata o meno alla rete elettrica locale.
È composto da:
- pannelli solari che convertono la luce solare in energia elettrica;
- un sistema di accumulo che immagazzina l’energia prodotta;
- un inverter che converte l’energia elettrica a corrente continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata, che è utilizzabile dagli apparecchi domestici e dalle altre unità di consumo;
- cavi, accessori e connettori per l’assemblaggio.
Dettagli sui componenti
L’impianto in questione è dotato di un inverter ibrido Master Power Voltronic da 3kW con 6 di picco, al quale si può collegare al massimo pannelli solari con potenza complessiva da 1500 watt.
Un inverter ibrido è un tipo di inverter utilizzato in un sistema di energia solare che può gestire sia l’energia proveniente da pannelli solari che da una fonte di energia elettrica alternativa, come una batteria di accumulo o una rete elettrica esterna.
Questo tipo di inverter è in grado di commutare automaticamente tra la fonte di energia solare e la fonte di energia alternativa in base alle esigenze energetiche dell’edificio o dell’unità di consumo. Prende la corrente ENEL, quella delle batterie e dei pannelli fotovoltaici. Ad esempio, se l’energia prodotta dai pannelli solari non è sufficiente per soddisfare le utenze, l’inverter ibrido può attivare le batterie, se ancora non basta preleva il necessario dall’ENEL, garantendo sempre e comunque una erogazione di 3 kW.
Inoltre, può anche gestire il flusso bidirezionale di energia, ovvero l’invio dell’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari alla rete elettrica esterna per ottenere un guadagno economico.
Infine, offre una maggiore flessibilità e controllo sul sistema di energia solare, consentendo una gestione più efficiente dell’energia prodotta e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica esterna.
L’impianto in questione è dotato anche di batterie di recupero al piombo, derivate da veicoli a motore, le quali combinate a dei super condensatori, riescono ad essere efficienti quasi quanto un sistema di accumulo professionale.
Sono presenti moduli fotovoltaici da 420 watt per una potenza complessiva di 1680 watt. Tutti i collegamenti tra le parti (pannelli, batterie e inverter) sono messi in sicurezza tramite magnetotermici, fusibili e scaricatori di tensione in caso di sovraccarico.
Di seguito vi mostro il video realizzato da “Droneslab” che mostra in dettaglio l’impianto fotovoltaico in questione, descrivendo tutti i componenti, il funzionamento e altri dettagli tecnici. Buona visione.