La realtà economica di molte famiglie italiane è stata particolarmente colpita in questi anni difficili. Per alleviare queste difficoltà, il governo italiano ha lanciato un’iniziativa dedicata alle famiglie in difficoltà economica. Questo nuovo piano prevede l’assegnazione di un bonus spesa di 400 euro, da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul funzionamento, sulla distribuzione e sui criteri di ammissibilità per questo nuovo bonus.
Che cos’è il Bonus Spesa
Il Bonus Spesa rappresenta una misura di sostegno finanziario introdotta per supportare le famiglie italiane che si trovano in una situazione economica precaria. Il sostegno si concretizza in un contributo di 400 euro, corrispondente esattamente a 382,5 euro, erogato tramite una carta acquisti.
Il principio di base dietro il Bonus Spesa è quello di facilitare l’accesso ai beni alimentari di prima necessità, con l’obiettivo di garantire una corretta alimentazione a tutte le famiglie, indipendentemente dalla loro situazione economica. Il contributo può essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari, con l’esclusione di bevande alcoliche, ampliando così le opportunità di scelta alimentare per le famiglie in difficoltà.
La carta acquisti può essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari e che partecipano alla convenzione specifica stipulata con il Ministero dell’Agricoltura. Questo accordo permette a questi negozi di accettare la carta acquisti come metodo di pagamento, assicurando che le famiglie beneficiarie possano utilizzare il bonus in modo efficace e appropriato.
Criteri di ammissibilità
Per poter accedere al Bonus Spesa, le famiglie devono soddisfare determinati requisiti specifici. Prima di tutto, il bonus è destinato alle famiglie residenti in Italia, che devono essere iscritte all’Anagrafe comunale. Questo requisito assicura che il beneficio sia rivolto a coloro che vivono stabilmente nel paese.
Un altro criterio fondamentale per l’accesso al bonus è la situazione economica del nucleo familiare.
Per essere idonei, i nuclei familiari devono possedere una certificazione ISEE con un valore non superiore a 15mila euro annui. Questa soglia è stata definita per garantire che il sostegno venga fornito a chi ne ha maggior bisogno.
È importante notare che esistono alcune limitazioni per l’accesso al bonus. In particolare, i nuclei familiari che includono titolari di Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà non avranno diritto a questo contributo. Questa restrizione è stata introdotta per evitare sovrapposizioni con altre forme di aiuto già presenti nel sistema di welfare italiano.
In sintesi, mentre il Bonus Spesa è pensato per supportare le famiglie in difficoltà, l’accesso a questo beneficio è regolato da una serie di requisiti precisi per garantire che sia distribuito in modo equo e coerente con le politiche di sostegno sociale esistenti.
Come si ottiene il Bonus Spesa
L’assegnazione del Bonus Spesa segue un processo specifico volto a garantire che venga distribuito in modo equo tra le famiglie che ne hanno diritto. Il primo passo consiste nella definizione di un elenco di potenziali beneficiari, basato sulla valutazione dei criteri di eleggibilità. Questo elenco viene fornito dall’INPS ai Comuni, che hanno il compito di distribuire le carte acquisti.
Il decreto che istituisce il Bonus Spesa prevede la distribuzione totale di 1,3 milioni di carte acquisti. In questo processo, i Comuni ricevono da INPS l’elenco dei beneficiari potenziali, basato su una serie di criteri tra cui, in particolare, il livello del reddito ISEE.
La distribuzione delle carte segue un ordine di priorità ben definito. In primo luogo, vengono privilegiati i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009. Successivamente, l’attenzione si sposta verso i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005. Solo dopo aver esaurito questi due gruppi di beneficiari, le carte vengono assegnate ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.
Un aspetto importante da sottolineare è che non è necessario presentare una domanda specifica per ottenere il Bonus Spesa. Il processo di assegnazione avviene infatti in modo automatico, sulla base dei dati già disponibili presso l’INPS e i Comuni. Questo semplifica la procedura per i beneficiari, che non devono intraprendere azioni particolari per richiedere il bonus.
Funzionamento della Carta Acquisti
Il Bonus Spesa viene erogato sotto forma di un contributo economico caricato su una carta acquisti, specificamente una carta di pagamento elettronica prepagata e ricaricabile Postepay. Questo meccanismo consente ai beneficiari di utilizzare il bonus in modo pratico e flessibile, esattamente come farebbero con una normale carta di credito o debito.
La carta acquisti viene ritirata dagli uffici postali che sono abilitati a fornire questo servizio, dopo aver ricevuto una comunicazione di ammissione al beneficio da parte del proprio Comune di residenza. Questo significa che i beneficiari verranno informati dal loro Comune una volta che la loro idoneità al Bonus Spesa è stata confermata e che la loro carta è pronta per essere ritirata.
Le carte acquisti saranno attive a partire dal mese di luglio 2023. Sono nominative, il che significa che possono essere utilizzate solo dal titolare indicato sulla carta. Inoltre, è importante notare che esiste un termine ultimo per l’utilizzo della carta: se il primo pagamento non viene effettuato entro il 15 settembre 2023, la carta verrà automaticamente annullata.
In conclusione, il funzionamento della carta acquisti è stato pensato per essere il più semplice e conveniente possibile per i beneficiari, pur garantendo un uso corretto e responsabile del Bonus Spesa.
Di seguito è riportato un video molto esaustivo che spiega ulteriori dettagli sulla carta acquisti 2023. Buona visione