Per molti, la perdita di un coniuge può comportare non solo un impatto emotivo ma anche economico. In Italia, tuttavia, l’INPS fornisce un supporto economico chiamato assegno di vedovanza, che si aggiunge alla pensione di reversibilità già percepita dal coniuge sopravvissuto. In alcuni casi, è persino possibile richiedere e ottenere fino a 3000 euro di arretrati. Ma in cosa consiste questa prestazione? Chi può usufruirne? E come fare per richiederla? Scopriamo insieme nel dettaglio.
In cosa consiste l’assegno di vedovanza INPS e come ottenere gli arretrati
L’assegno di vedovanza INPS è una prestazione economica che spetta al coniuge vedovo invalido al 100% che rientra in determinati limiti di reddito e che percepisce la pensione di reversibilità da lavoro dipendente, sia pubblico che privato. La misura dell’assegno varia a seconda del reddito del beneficiario:
- Per coloro che rientrano nei limiti di reddito di € 27.889,67 l’importo è pari ad € 52,91 mensili.
- Per chi supera l’importo di € 27.889,67, ma rientra entro i limiti di € 31.296,62, l’importo dell’assegno mensile viene ridotto a circa € 19,00.
È importante sottolineare che questi importi si riferiscono all’anno 2023 e che l’assegno mensile va ad aggiungersi alla pensione già percepita. La richiesta di assegno di vedovanza può essere presentata anche se si sta già percependo la pensione di reversibilità, e inoltre, è possibile ottenere gli arretrati nei limiti dei 5 anni precedenti. Per approfondire l’argomento sugli arretrati dell’assegno di vedovanza, potete consultare questo articolo.
L’erede può percepire l’assegno di vedovanza?
La risposta è sì. Il diritto all’assegno di vedovanza, nel caso in cui il coniuge vedovo beneficiario fosse deceduto, può essere trasmesso agli eredi. Questo beneficio, però, non è noto a tutti e di fatto è sfruttato solo da una minima parte dei potenziali beneficiari.
I requisiti per ottenere l’assegno di vedovanza
Per avere diritto all’assegno di vedovanza, il beneficiario deve soddisfare tre requisiti principali:
- Deve percepire una pensione di reversibilità da lavoro dipendente (pubblico o privato), indipendentemente che si tratti di pensione diretta o di vecchiaia.
- Deve essere invalido al 100%, indipendentemente dalla fruizione dell’indennità di accompagnamento.
- Deve avere un reddito annuo inferiore ai limiti richiesti.
Come precedentemente detto, nel caso in cui il richiedente fosse deceduto, gli eredi possono ottenere i ratei arretrati fino a 5 anni precedenti per un totale complessivo di circa € 3.000,00.
In conclusione, l’assegno di vedovanza INPS rappresenta un importante supporto economico per i coniugi vedovi invalidi. Nonostante ciò, la sua esistenza rimane poco conosciuta e sfruttata. Pertanto, è fondamentale informarsi e richiedere ciò che spetta di diritto. Ricorda, se hai diritto all’assegno di vedovanza, hai anche la possibilità di richiedere gli arretrati degli ultimi cinque anni. Questa è una possibilità importante, che può fornire un significativo sostegno economico.