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Come sbloccare la pensione anche in assenza di alcuni contributi: bastano pochi minuti

Pensionati davanti al PC

Ci sono novità importanti per chi sta pensando alla pensione ma si preoccupa dei contributi mancanti. In questo articolo, scoprirete come sbloccare la vostra pensione anche se vi trovate in una situazione dove alcuni contributi non sono stati versati. Vedremo come si può risolvere questa situazione che può sembrare complicata, con una soluzione molto semplice la quale viene approvata nel 90% dei casi.

Moltissime persone, pur avendo raggiunto l’età per la pensione, si trovano in difficoltà a causa dei contributi mancanti. Questo problema, spesso legato alla crisi economica, a impieghi irregolari o al precariato, ha impedito a numerosi italiani di avere una carriera lavorativa continua. C’è anche chi, sfortunatamente, ha perso il lavoro poco prima di completare i necessari anni di contributi, trovandosi così a un passo dalla pensione, ma senza potervi accedere. Fortunatamente, esiste una soluzione: l’INPS ha previsto delle misure speciali per aiutare queste persone. Vediamo come questo può diventare realtà.

I contributi volontari INPS per acquisire il diritto alla pensione

Un’opzione per ottenere la pensione quando mancano alcuni contributi è quella di versare contributi volontari all’INPS. Questo significa pagare di tasca propria per colmare le lacune nel proprio storico contributivo. In sostanza, si ha la possibilità di “riparare” autonomamente il proprio percorso verso la pensione, colmando quei vuoti che impediscono di maturarne il diritto.

Però, è importante sottolineare che non tutti possono permettersi di pagare questi contributi mancanti. È davvero un dispiacere vedere sfumare il sogno della pensione per pochi anni di contributi non versati. È cruciale ricordare che se si versano dei contributi ma non si raggiunge il minimo di 20 anni necessario per la pensione minima, questi contributi vengono considerati “silenti” e non contribuiscono al raggiungimento del diritto alla pensione.

Obiettivo Pensione: il prestito agevolato che sblocca l’assegno pensionistico anche se mancano contributi

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Pensionati davanti al PC © jedanews.com

Intesa Sanpaolo ha lanciato un’iniziativa denominata “obiettivo pensione”, mirata a fornire un aiuto concreto a chi si trova vicino all’età pensionabile ma con contributi insufficienti. Questo programma prevede un prestito fino a 75mila euro, con condizioni favorevoli, da destinare al versamento dei contributi mancanti all’INPS per ottenere il diritto alla pensione.

Per poter accedere a questo prestito agevolato, ci sono alcuni criteri da soddisfare:

  1. Avere almeno 67 anni di età.
  2. Non aver raggiunto il minimo di 20 anni di contributi.
  3. Avere una lacuna contributiva non eccessivamente ampia, massimo 2 o 3 anni.

Chiaramente, questo prestito non è pensato per chi ha lavorato pochissimo. È stato ideato per assistere coloro che, trovandosi a pochi anni o mesi dalla pensione, non hanno abbastanza contributi per accedervi. Con il prestito, si versano i contributi volontari mancanti, permettendo l’accesso alla pensione.
Una volta maturato il diritto alla pensione e iniziata l’erogazione, bisogna restituire il prestito ad Intesa Sanpaolo. Questo può avvenire tramite la cessione di un quinto della pensione, fino al raggiungimento dell’importo prestato, o con un pagamento in un’unica soluzione.

In sostanza, la banca anticipa i fondi necessari per coprire i contributi mancanti, che poi verranno restituiti gradualmente una volta iniziata la pensione. Questa soluzione si rivela particolarmente utile per i disoccupati che si trovano a pochi anni dalla pensione ma non hanno i contributi sufficienti. Per maggiori informazioni, si può consultare la pagina dedicata dell’iniziativa di Intesa Sanpaolo.

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