Sei in possesso di una delle storiche monete italiane da 10 lire con l’olivo? Potresti avere tra le mani un vero e proprio tesoro. Scopriamo insieme quanto possono valere oggi queste piccole gemme della numismatica.
Nel panorama delle collezioni numismatiche italiane, le monete da 10 lire con l’olivo rappresentano un vero e proprio oggetto del desiderio per gli appassionati. Queste monete non sono solo un pezzo di storia dell’Italia post-bellica, ma possono anche nascondere un valore notevolmente elevato, che sorprende chiunque sia fortunato a possederle. La rarità, l’anno di emissione e lo stato di conservazione sono fattori chiave che influenzano il loro valore.
La storia delle 10 lire con l’olivo inizia nel 1946, quando il governo italiano dell’epoca, guidato da Alcide De Gasperi, indisse un concorso per il design di una nuova moneta che incarnasse i valori della Repubblica nascente. Il simbolo dell’ulivo, scelto per adornarla, rappresentava pace e rinascita. Paolo Paschetto, un rinomato professore, vinse il concorso e si occupò della realizzazione grafica di questa moneta, che fu coniata fino al 1950.
Valore attuale delle 10 Lire Olivo
Non tutte le 10 lire con l’olivo hanno lo stesso valore. La moneta del 1947, ad esempio, è quella che oggi raggiunge quotazioni sorprendenti. Furono coniati solamente 12.000 esemplari, rendendola estremamente rara e ambita dai collezionisti. Durante un’asta nel 2004, un esemplare è stato venduto per più di 4.600€. Ma cosa determina un valore così elevato?
- Rarità: le monete coniate in numero limitato, come quella del 1947, sono particolarmente preziose.
- Stato di conservazione: monete in condizioni Fior di Conio, ovvero praticamente intatte, possono valere molto di più rispetto a quelle che presentano segni di usura.
- Errori di conio: eventuali difetti di produzione possono incrementare notevolmente il valore della moneta.
Consigli per i collezionisti
Prima di pensare di vendere una moneta da 10 lire con l’olivo, è essenziale farla valutare da esperti numismatici. Questi professionisti possono determinare con precisione il valore dell’esemplare, basandosi su:
- Condizioni della moneta: differenze anche minime nello stato di conservazione possono influenzare il prezzo finale.
- Rarità: il numero di monete ancora disponibili sul mercato è un fattore decisivo.
- Domanda del collezionista: alcuni anni di emissione o particolari caratteristiche possono essere più ricercati.
La fascinazione delle 10 Lire Pegaso
Le 10 lire con l’olivo sono conosciute anche come 10 Lire Pegaso, per la presenza dell’iconico cavallo alato sull’altro lato della moneta. Questo doppio simbolismo, che unisce l’ulivo e il Pegaso, racchiude in sé il desiderio di pace e la spinta verso il progresso che caratterizzavano l’Italia del dopoguerra.
- 1946: con una tiratura iniziale di 101.000 pezzi, queste monete possono valere oltre 500€ se in condizioni Fior di Conio.
- 1947-1950: mentre le monete del ’47 raggiungono i valori più alti, anche quelle degli anni successivi possono essere di interesse, con valori che variano in base alla loro abbondanza e conservazione.
In conclusione, le 10 lire con l’olivo non sono solo pezzi di metallo, ma frammenti di storia che portano con sé storie di rinascita e cambiamento. Se trovate una di queste monete tra i vostri averi, ricordate il potenziale valore che può nascondere e considerate l’opportunità di farla valutare da un esperto. Chi sa, potreste scoprire di avere un piccolo tesoro nascosto in casa.
Ma dove si vendono queste monete se si va in un negozio di numismatica quasi ti ridono in faccia