Esiste un aiuto economico per chi vuole chiudere la propria attività commerciale: scopri a chi spetta e come richiederlo all’INPS.
Chi svolge un’attività commerciale o autonoma sa bene quanto possa essere difficile sostenere le spese quando gli affari non vanno come previsto. L’INPS offre un aiuto concreto per chi decide di chiudere la propria attività prima di raggiungere la pensione di vecchiaia: un indennizzo mensile di circa 600 euro. Questa misura, nota come “indennizzo commercianti” o “rottamazione della licenza”, rappresenta un ponte economico fino alla pensione definitiva. Vediamo insieme quali sono i requisiti e come presentare domanda.
Chi può ottenere l’indennizzo di 600 euro al mese
Questo contributo mensile è rivolto a specifiche categorie di lavoratori autonomi iscritti alla Gestione speciale commercianti. Le persone interessate devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- Essere esercenti di attività commerciale al minuto in sede fissa (come negozi di alimentari, abbigliamento o cartolerie);
- Gestire attività di somministrazione di cibo e bevande (come bar, ristoranti e pizzerie);
- Essere agenti e rappresentanti di commercio;
- Svolgere attività commerciale su aree pubbliche, anche in forma itinerante.
Inoltre, per accedere all’indennizzo bisogna chiudere definitivamente l’attività, riconsegnando la licenza al Comune, chiudendo la Partita IVA e cancellandosi dal Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
L’età minima per richiedere l’indennizzo varia in base al genere: le donne possono farlo a partire dai 57 anni, mentre gli uomini devono aspettare i 62 anni. In ogni caso, è necessario essere iscritti alla Gestione commercianti da almeno 5 anni al momento della chiusura.
Come richiedere l’indennizzo all’INPS
Se hai deciso di chiudere la tua attività e vuoi ottenere l’indennizzo di 600 euro al mese, ecco i passaggi da seguire:
- Presentare domanda all’INPS utilizzando il servizio online “Domanda di indennità commercianti”.
- In alternativa, puoi contattare il Contact Center INPS o rivolgerti a un patronato che fornirà assistenza gratuita.
- La domanda verrà esaminata e, se tutti i requisiti saranno soddisfatti, l’indennizzo partirà dal mese successivo alla chiusura dell’attività.
L’indennizzo è valido fino al raggiungimento dell’età pensionabile, attualmente fissata a 67 anni. Tuttavia, va ricordato che non è possibile svolgere alcuna attività lavorativa durante il periodo di erogazione dell’indennizzo, altrimenti il pagamento verrà sospeso.
Cosa succede se riprendi a lavorare
L’indennizzo commercianti rappresenta un salvagente economico per chi ha deciso di chiudere l’attività, ma è importante sapere che è incompatibile con qualsiasi forma di lavoro. Questo significa che, se riprendi un’attività lavorativa – sia come dipendente sia come autonomo – devi comunicarlo all’INPS entro 30 giorni.
In caso di ripresa del lavoro senza comunicarlo, l’INPS procederà alla sospensione immediata dell’indennizzo e potrà richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite.
In conclusione, questo indennizzo è un’ottima soluzione per chi vuole interrompere l’attività commerciale e attendere con serenità la pensione di vecchiaia. Se rientri tra le categorie previste e soddisfi i requisiti, non esitare a richiedere il tuo assegno mensile INPS.