Scopri quali aiuti economici puoi ottenere anche senza aver mai versato contributi. Se sei una casalinga in Italia, ci sono soluzioni che possono fare al caso tuo. Continua a leggere per scoprire di più su assegni sociali e altre opportunità.
Se sei una casalinga che non ha mai versato contributi previdenziali, potresti pensare di non avere diritto a nessun tipo di pensione. Ma non è così! In Italia esistono misure di sostegno economico pensate per chi, come te, si trova in questa situazione. L’assegno sociale, ad esempio, è un aiuto importante per chi non ha redditi o ha risorse economiche molto limitate. Nonostante non si tratti di una vera e propria pensione, rappresenta una fonte di reddito essenziale. Inoltre, potresti avere diritto alla pensione di reversibilità se tuo marito era un pensionato o aveva maturato contributi. Infine, per chi desidera costruirsi una sicurezza per il futuro, esiste il Fondo Pensione Casalinghe, una soluzione che permette di versare contributi volontari e ottenere una pensione. Scopri di più nei prossimi paragrafi.
Come funziona l’assegno sociale in Italia
L’assegno sociale è una misura di assistenza economica erogata dall’INPS. Se hai almeno 67 anni e vivi in condizioni economiche difficili, potresti fare richiesta. Questo strumento non si basa sui contributi versati ma è destinato a chi si trova in difficoltà finanziarie.
L’importo mensile dell’assegno sociale nel 2025 è di circa 554,00 euro per 13 mensilità. Per ottenerlo, è fondamentale rispettare alcuni requisiti. Devi essere residente in Italia da almeno 10 anni, avere cittadinanza italiana o un permesso di soggiorno di lungo periodo. Inoltre, il tuo reddito annuo non deve superare i 6.800,00 euro (se sei single) o i 13.600,00 euro (se sei coniugata). Questo assegno può fare la differenza nella vita di chi non ha altri mezzi di sostentamento.
Altre opportunità: pensione di reversibilità
Se tuo marito ha percepito una pensione o ha maturato contributi prima di venire a mancare, potresti avere diritto alla pensione di reversibilità. Questa forma di sostegno è pensata per garantire un reddito ai familiari superstiti. L’importo varia a seconda della pensione percepita dal coniuge defunto e della composizione del nucleo familiare.
Per accedere a questa pensione, è necessario presentare domanda all’INPS. Di solito, viene riconosciuto il 60% della pensione originaria al coniuge superstite. Se ci sono figli a carico o altri familiari, la percentuale aumenta. Questo strumento può rappresentare un valido aiuto per mantenere un tenore di vita dignitoso.
È importante informarsi sui tempi e sulle modalità di presentazione della domanda. I patronati e i centri di assistenza fiscale possono aiutarti a preparare tutta la documentazione necessaria.
Il fondo pensione casalinghe: un investimento per il futuro
Se sei una casalinga che desidera costruirsi una pensione autonoma, il Fondo Pensione Casalinghe potrebbe essere la soluzione giusta. Questo fondo è gestito dall’INPS ed è accessibile a tutte le persone che svolgono lavoro domestico non retribuito.
L’iscrizione al fondo è volontaria e aperta a chi ha tra i 16 e i 65 anni. I contributi possono essere versati in qualsiasi momento dell’anno, con un importo minimo di 25,82 euro al mese. Dopo almeno 5 anni di contributi, si ha diritto a una pensione proporzionale agli importi versati.
Questa opzione rappresenta un’opportunità unica per chi non può accedere ad altre forme di previdenza. Con piccoli contributi regolari, puoi costruire una sicurezza economica per il futuro. Anche in questo caso, i patronati possono fornire supporto per l’iscrizione e per la gestione dei versamenti.
Non lasciare che la mancanza di contributi pregressi limiti il tuo accesso ai diritti e alle opportunità che ti spettano. Informarsi e agire oggi può fare la differenza per garantirti una maggiore serenità economica domani.
