Le proroghe al blocco degli accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate sono scadute, e ripartono i controlli a raffica. A causa del blocco dei controlli dovuti all’emergenza sanitaria, questa volta la platea dei destinatari è molto più ampia del previsto. Vediamo di seguito quali sono i contribuenti che rischierebbero di più.
Riparte la macchina dell’Agenzia delle Entrate
15 milioni di atti, fra accertamenti, lettere di complicance ed avvisi bonari, sono pronti a partire dall’Agenzia delle Entrate. L’ente si è ufficialmente rimesso in moto dopo gli stop imposti dal governo in quest’ultimo anno per cercare di tamponare la sempre più grave crisi economica del Paese. Gli atti accumulati sono ben 15 milioni, una media di un atto ogni 4 persone, un accertamento senza precedenti nella storia della Repubblica.
Il decreto Sostegni varato dal governo Draghi ha sospeso soltanto l’invio di 35 milioni di cartelle esattoriali, fino alla fine di questo mese. Per quanto riguarda il resto degli atti, le proroghe delle procedure di verifica e riscossione sono già finite.
A dare il via alla ripresa degli accertamenti è stato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini con il provvedimento n. 88314 del 6 aprile 2021.
Chi è soggetto agli accertamenti
Gli accertamenti si riferiscono in particolare ai provvedimenti sospesi la cui scadenza era fissata tra l’8 marzo 2020 e il 31 dicembre 2020. Un ampio arco temporale che punterà ad una altrettanto ampia platea di possibili destinatari. Tali accertamenti verranno inviati a scaglioni e smaltiti nell’arco di 10 mesi.
Le prime notifiche del Fisco dovrebbero riguardare accertamenti, contestazioni, irrogazione di sanzioni, recupero di crediti di imposta e liquidazione e rettifica.
Un colpo al cuora per molte famiglie e partite Iva in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria che imperversa ormai da oltre un anno.
Agevolazione per imprese e lavoratori autonomi
Tuttavia, secondo il Decreto Sostegni, tutte quelle imprese o partite Iva che al momento si trovano in difficoltà potranno comunque ricorrere all’agevolazione prevista dal decreto. In pratica, coloro che hanno riportato una riduzione delle entrate superiore al 33% nel 2020 rispetto all’anno 2019 a causa delle restrizioni imposta dal governo, potranno versare l’importo senza sanzioni o penali.
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali invece, alla fine di questo mese ripartiranno gli invii in quanto non è prevista una nuova proroga per la sospensione. Tali cartelle dovrebbero essere smaltite in circa due anni a partire dal mese di maggio 2021.