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Le rivelazioni di un agente di polizia sui “trucchi” dell’autovelox e sulle multe

Le rivelazioni di un agente di un corpo di polizia, ancora in servizio, sui “trucchi” dell’autovelox e sulle multe, portano a capire che esse potrebbero essere quasi tutte contestate.
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L’agente, intervistato da “Mi manda raitre”, si presenta davanti le telecamere con un cappuccio rimanendo nell’ anonimato in quanto deciso a fare delle rivelazioni molto importanti sul funzionamento degli autovelox in Italia, che rappresentano “la prima fonte di entrata delle multe“.

A detta del poliziotto, la strategia più semplice per fare cassa con questi apparecchi è quella di abbassare i limiti di velocità programmati in modo tale da rendere la vita quasi impossibile agli automobilisti nel rispettarli, ma come fare?

Per taroccarli basta posizionarli in modo non perfettamente parallelo alla strada, inclinati di 10-15 gradi, in modo da cambiare la percezione della velocità da parte dell’ obiettivo della fotocamera, in quanto lo spazio su cui punta appare ridotto e quindi percorribile in meno tempo (parametro che determina il calcolo della velocità di un veicolo).

Ma la rivelazione di quest’uomo che più sconvolge l’opinione pubblica è che tutti gli autovelox in Italia non sono in grado di effettuare misurazioni precise perchè non rilevano il momento esatto in cui è avvenuta l’infrazione. Per colmare questa lacuna basterebbe introdurre il fotofinish modificando il software degli autovelox, ma nessuno è disposto a farlo in quanto ne aumenterebbero i costi di gestione.

In pratica non esiste nemmeno un autovelox omologato su tutto il territorio nazionale, sono tutti illegali, ciò implica che tutte le multe erogate da questi apparecchi dal momento della messa in funzione possono essere contestate.
Inoltre lo Stato è impossibilitato nell’effettuare qualsiasi verifica sulla attendibilità degli autovelox in quanto non esiste nemmeno un modello omologato di riferimento su cui basarsi.

Di seguito vi mostriamo l’intervista all’ agente in questione da parte di “Mi manda raitre”. Buona visione.

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