Carlo Angela è padre del celebre giornalista televisivo e divulgatore scientifico Piero Angela che durante la guerra era solo un ragazzino. Pochi sanno che Carlo Angela salvò centinaia di ebrei dallo sterminio Nazista.
Il silenzio, imposto dallo stesso Angela su questa vicenda, fu conservato per cinquantasei anni, quando fu parzialmente rivelato dal figlio Piero. A questo primo timido accenno, dai toni volutamente dimessi in omaggio alla discrezione del padre, seguì la pubblicazione nel 1995 per i tipi di Sellerio del diario segreto di Renzo Segre, “Venti mesi”. Segre, ebreo biellese, fu infatti salvato per intervento di Angela e descrisse, non solo la drammaticità di quel periodo, ma anche la straordinaria grandezza di un uomo che aveva da solo sfidato quello che allora sembrava impossibile da sconfiggere, la forza militare delle Ss.
Carlo Angela è stato un medico, come direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, vicino a Torino, riuscì a dare rifugio a partigiani antifascisti e a numerosi ebrei, salvando loro la vita.
Grazie al suo ruolo Carlo Angela riuscì in quegli anni a falsificare molte cartelle cliniche, ricoverando persone perfettamente sane e togliendole dalle grinfie del sistema di sterminio.
Sospettato dalla polizia fascista, fu interrogato a Torino e rischiò la fucilazione. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale Carlo Angela fu eletto sindaco di San Maurizio Canavese e divenne presidente dell’ospedale Molinette di Torino.
Nel 2001 una commissione israeliana ha dichiarato Carlo Angela Giusto tra le Nazioni, un riconoscimento per chi ha rischiato la vita per salvare degli ebrei. Il riconoscimento avvenne però postumo, perchè Angela morì nel 1949 e il premio fu consegnato nel 2002 ai figli.
Di seguito vi mostriamo una intervista a Piero Angela nella trasmissione “Bel Tempo si Spera” su Tv 2000, dove racconta la storia di suo padre eroe. Buona visione.