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Assegno unico fino a 250 euro al mese per ogni figlio a partire da luglio, come funziona

Assegno unico universale figli a carico

L’assegno unico universale per i figli a carico è stato approvato all’unanimità alla Camera, e oggi tocca al Senato. L’approvazione definitiva è praticamente certa. Si tratta del provvedimento chiave del Family Act. Sostituirà gradualmente tutti i bonus e incentivi precedenti previsti per i figli al di sotto di 21 anni.

Assegno unico universale figli a carico
Genitori e figli- screenshot YouTube canale: Mondo Pensioni

Oggi ci sarà il via libera definitivo del Senato per l’assegno unico universale. Un contributo economico mensile rivolto a tutte le famiglie con figli a carico che può arrivare fino a 250 euro per ogni figlio. Come annunciato dal neo premier Mario draghi l’aiuto dovrebbe cominciare ad essere erogato a partire dal 1° luglio 2021. I fondi a disposizione per la nuova misura ammontano a 20 miliardi di euro.

A chi spetta l’assegno unico

L’assegno unico è “universale”, e come si può evincere da questa definizione è rivolto a tutte le famiglie, senza distinzione, sia lavoratori che partite iva, che possiedono figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al raggiungimento dei 21 anni di età. Il diritto per accedere all’assegno unico non viene regolato in base al reddito o alla categoria di appartenenza, ma l’ISEE ne determina l’importo mensile.

Potranno farne richiesta uno dei due genitori, con figli, appartenenti allo stesso nucleo familiare. Nel caso di genitori separati o divorziati potrà richiederlo il genitore che detiene l’affidamento dei figli. Infine non è incompatibile con altri benefici come il reddito di cittadinanza (anche i percettori potranno richiederlo).

A quanto ammonta l’assegno

Come appena citato, si tratta di una quota erogata mensilmente  che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. L’assegno sarà maggiorato nel caso di terzo figlio i di figli disabili. In caso di disabilità il contributo sarà maggiorato del 30% o 50% a seconda della invalidità, e viene prorogato anche oltre i 21 anni di età.

L’importo dipenderà dal reddito ISEE, quindi le famiglie più povere riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base.
Resta il fatto che tutte le famiglie in cui sono presenti figli a carico under 21 ne hanno il diritto, indipendentemente dal reddito, quest’ultimo determinerà solo l’importo. L’importo inoltre oltre che dal reddito familiare è determinato anche dall’età del figlio.

Ad esempio dal momento che un figlio raggiunge i 18 anni di età, quando diventa maggiorenne, l’importo del suo assegno verrà ridotto, ma verrà comunque erogata una quota fino ai 21 anni.
L’importo massimo dell’assegno unico mensile ammonta a 250 euro, e varia in base all’Isee.

Non sono ancora stati resi pubblici gli importi effettivi per fascia di reddito, ma si possono fare delle previsioni derivate da alcune indiscrezioni.
Ad esempio per i redditi poco sotto i 30.000 euro l’assegno ammonterebbe a 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 euro per ogni figlio tra i 18 e i 21 anni di età.

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Per gli Isee sopra i 52mila euro, il contributo scende a 67 euro mensili per i figli minori e a 40 euro per i figli maggiorenni ma di età inferiore ai 21 anni.
I redditi al di sotto dei 10.000 euro potrebbero ricevere la quota massima di 250 euro.

Come viene erogato l’assegno unico universale

L’assegno è concesso nella forma di credito d’imposta oppure come erogazione mensile di una somma in denaro (per via elettronica).

Come presentare domanda

Come sopra citato, la norma dovrà essere approvata nella giornata di oggi in via definitiva al Senato, e l’approvazione è praticamente una certezza. Visto che non è ancora ufficiale, non sono ancora state rese note le modalità per presentare domanda, le quali verranno indicate nei prossimi giorni.

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