Bisogna prestare attenzione persino ad aiutare economicamente i propri figli con l’uso del denaro contante. Sono in vigore nuovi limiti riguardo l’uso dei soldi in contanti, indipendentemente dal fatto che vengano utilizzati per aiutare parenti stretti, o per fare donazioni.
Attenzione ad aiutare i propri figli con i soldi contanti, rischio sanzioni
Sono cambiate nuovamente le regole riguardo l’uso del contante, vediamo insieme come si potrà utilizzare senza incorrere in sanzioni. Le nuove regole per i pagamenti in contanti sono in vigore da luglio 2020, e sono applicate in modo graduale e sempre più stringente man mano che passano gli anni.
Il governo in carica, come il precedente, ritiene necessario applicare tali misure al fine di combattere l’evasione fiscale, e far emergere l’economia sommersa, anche attraverso l’incentivazione all’uso dei pagamenti tracciabili.
I limiti di utilizzo del denaro contante
Dallo scorso anno infatti, il limite di denaro contante utilizzabile per ogni singolo pagamento viene abbassato gradualmente. Dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 il limite è di 2000€. Dal prossimo anno il limite verrà abbassato nuovamente, dal 1° gennaio 2022 infatti sarà pari a soli 1000€. Per pagamenti e donazioni oltre questi limiti, è necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili come bonifico bancario, carte di credito, assegni eccetera.
Il non rispetto delle regole prevede sanzioni in base alla somma di denaro contante mossa per il pagamento o la donazione. Tali limiti sono indipendenti dai soggetti interessati e dalla causa. Se ad esempio si vuole aiutare un figlio a pagare un mutuo, comprare un bene o altro, oltre tali limiti la donazione deve essere fatta tramite strumenti tracciabili.
E’ ovvio che, se ad esempio possedete 5000€ in contanti in casa, e si vogliono donare ad un figlio per aiutarlo economicamente, difficilmente il fisco riuscirà a mettervi sotto la lente di ingrandimento. Ma se questi soldi si vanno a prelevare, magari effettuando prelievi in contanti molto frequenti, di somme consistenti di denaro, si rischia di allertare il fisco.
Appurato ciò, sarebbe molto meglio fare un bonifico ad un figlio o parente stretto, indicando come causale che trattasi di una donazione, invece di prelevare contanti e donarli. Anche la pratica di bonifico per donazione però, se effettuata spesso e con somme di denaro consistenti, potrebbe far suonare un campanello d’allarme al fisco italiano che farebbe scattare i dovuti controlli.
Per quanto riguarda i prelievi in contanti, in un nostro recente articolo abbiamo elencato le regole da sapere per non essere controllati.