C’è una truffa che corre veloce, entra nelle case attraverso una semplice telefonata e sfrutta l’intelligenza artificiale. Molti non se ne accorgono nemmeno e rischiano di dire una parola di troppo, ritrovandosi con contratti attivati senza volerlo.
Le truffe telefoniche si stanno evolvendo. Oggi non si tratta più solo di chiamate insistenti o numeri strani: l’intelligenza artificiale viene usata per imitare le voci, per farti cadere in trappola con un solo “sì”. Ti basta una risposta sbagliata per trovarti iscritto a un servizio a pagamento o con un contratto di fornitura non richiesto. Molti truffatori registrano la tua voce, magari dicendo “confermi?”, e poi usano quella registrazione per far sembrare che tu abbia accettato qualcosa. E la cosa peggiore? Alcuni riescono addirittura a imitare la voce di un familiare, fingendo un’emergenza per spingerti a mandare soldi. È fondamentale stare all’erta, evitare alcune parole e sapere cosa fare per difendersi.
Come funzionano le nuove truffe telefoniche con l’IA
Le truffe telefoniche moderne usano la tecnologia dell’intelligenza artificiale per rendere tutto più credibile. Le voci sono realistiche, simili a quelle umane. Alcuni truffatori riescono addirittura a riprodurre la voce di persone reali, come un tuo familiare, un amico o un operatore di call center.
Ti chiamano e iniziano con frasi del tipo: “È il signor Mario?” oppure “Mi conferma che sta parlando con la signora Carla?”. Se tu rispondi “Sì”, possono registrare quel consenso e usarlo per attivare contratti falsi o per rubarti l’identità. In altri casi ti fanno credere che un parente sia in pericolo e ti chiedono di mandare soldi subito. E se la voce sembra davvero quella di tua figlia o di tua madre, come fai a non crederci?
Il trucco è tutto lì: ti spingono a fidarti, a rispondere di istinto, senza pensarci troppo. È proprio quello il momento in cui scatta la truffa. E tu resti con il dubbio, finché non arriva una bolletta strana o un addebito sul conto.
Le parole da non dire mai durante una chiamata sospetta
Queste truffe non funzionano se non collabori, anche senza volerlo. Il trucco più usato è farti dire alcune parole precise, che possono poi essere riutilizzate dai truffatori. Queste parole, se registrate, possono sembrare una tua approvazione a qualcosa che in realtà non hai mai accettato. Ecco perché devi fare molta attenzione a non dire mai certe frasi durante chiamate sospette.
Evita soprattutto di dire:
“Sì”
“Ok”
“Va bene”
“Confermo”
“Accetto”
Tutte queste parole possono essere tagliate e incollate su registrazioni false. In alcuni casi sono state usate per attivare contratti di luce, gas, telefonia, ma anche abbonamenti a riviste, servizi TV o finanziamenti. Se una voce ti chiede “Mi conferma di essere il titolare del contratto?”, non rispondere con “sì”. Meglio usare frasi come: “Chi sei?”, “Di cosa si tratta?”, oppure “Non do conferme per telefono”.
Ricorda che nessuna azienda seria ti chiederà mai un consenso importante solo per telefono, senza una documentazione scritta. Se qualcuno insiste, è un segnale di pericolo.
Come difendersi da queste truffe in modo semplice
Difendersi è possibile, ma serve un po’ di attenzione. La prima cosa da fare è non rispondere con leggerezza. Quando ricevi una chiamata da un numero sconosciuto o privato, diffida. Se ti propongono qualcosa o vogliono conferme, non cedere subito.
Un buon modo per proteggersi è:
Non parlare mai troppo durante chiamate sospette
Usare risposte vaghe o domande, invece di conferme
Riagganciare se la conversazione ti sembra strana
Controllare il numero chiamante su internet, molti numeri truffaldini sono segnalati online
Registrare i numeri che ti danno fastidio per bloccarli in futuro
Inoltre, puoi parlare con i tuoi familiari, soprattutto se sono anziani, e spiegare queste cose. Un’idea utile è anche stabilire una parola segreta tra parenti: così, se un giorno ti chiama qualcuno con la voce di tuo figlio ma non conosce quella parola, capisci subito che è una truffa.
Stai attento anche ai social: le voci da imitare l’IA le prende dai video pubblici, come quelli di Facebook, Instagram o TikTok. Più materiale c’è online, più è facile truffarti. Meglio limitare i contenuti personali, soprattutto quelli dove parli chiaramente.
Restare vigili, informati e prudenti è il modo migliore per non cadere in trappola.