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Bonifici ai figli e parenti: quando il fisco potrebbe insospettirsi e controllarti

Accertamento fiscale

Fare un bonifico a un figlio o a un parente è un’operazione comune, ma attenzione! Se non segui alcune regole importanti, potresti attirare l’attenzione del Fisco. Importi elevati, causali poco chiare o frequenza sospetta potrebbero far scattare un controllo. Scopri subito cosa devi sapere per evitare problemi.

Inviare denaro a figli o parenti è una cosa normale, ma il Fisco potrebbe insospettirsi se i tuoi bonifici non sono chiari o superano certe soglie. Per evitare problemi, è fondamentale indicare una causale precisa, rispettare i limiti di importo e, se necessario, documentare la transazione. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta anche una dichiarazione o un atto notarile per dimostrare la legittimità del trasferimento di denaro. Ecco come fare per stare tranquilli e non avere brutte sorprese.

Quando un bonifico può attirare l’attenzione del fisco

Ogni movimento di denaro può essere controllato dal Fisco, soprattutto se l’importo è alto o se le operazioni sono frequenti. Se fai un bonifico a un parente o a un figlio, devi stare attento a questi dettagli:

  • Se l’importo è molto alto, il Fisco potrebbe chiederti spiegazioni. Ad esempio, una somma sopra i 5.000 euro potrebbe far scattare un controllo.
  • Se fai molti bonifici ripetuti in breve tempo, anche se di piccoli importi, potrebbero sembrare un tentativo di eludere le tasse.
  • Se la causale è generica o poco chiara, come “regalo” o “aiuto“, il Fisco potrebbe volerti chiedere chiarimenti.
  • Se il denaro proviene da fondi non dichiarati, potresti avere problemi con l’Agenzia delle Entrate.
  • Se il beneficiario non ha una dichiarazione dei redditi compatibile con l’importo ricevuto, il Fisco potrebbe considerarlo un reddito non dichiarato.

Quali bonifici sono considerati sicuri

Se vuoi fare un bonifico senza rischiare problemi con il Fisco, segui queste regole semplici. In questo modo, sarai sicuro di evitare controlli o sanzioni.

  • Scrivi sempre una causale chiara e dettagliata. Se si tratta di una donazione, scrivi “Donazione a favore di [nome]“. Se si tratta di un prestito, usa “Prestito infruttifero a [nome]“.
  • Non superare i limiti previsti dalla legge. Per le donazioni tra genitori e figli, l’esenzione fiscale arriva fino a 1.000.000 di euro. Se superi questa soglia, dovrai pagare un’imposta del 4%.
  • Se la somma è alta, è meglio fare un atto notarile per dimostrare la legittimità della transazione.
  • Conserva sempre la documentazione: ricevute, scritture private o altri documenti utili per dimostrare l’origine del denaro.

Cosa succede se il fisco sospetta un bonifico

Se il Fisco considera un bonifico sospetto, potrebbe avviare un controllo per verificare se l’operazione è lecita. In questi casi, potrebbero accadere diverse cose:

  • Riceverai una richiesta di chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate, in cui dovrai spiegare la natura del bonifico.
  • Se non hai documenti validi per giustificare il trasferimento di denaro, potresti subire un’accertamento fiscale.
  • Se il Fisco ritiene che si tratti di un reddito non dichiarato, potrebbero esserci sanzioni e dovrai pagare delle tasse aggiuntive.
  • Se il bonifico riguarda un prestito infruttifero, è sempre meglio avere una scrittura privata per evitare problemi.

Seguendo queste regole, puoi evitare brutte sorprese e fare i tuoi bonifici in tutta sicurezza!

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