Con l’arrivo del nuovo anno c’è un aumento per tutti sulla pensione, riguardante tutti i tipi di trattamenti previdenziali, pensioni minime, di vecchiaia e indennità di accompagnamento.
Il nuovo anno si apre con un aumento dell’importo erogato dall’INPS grazie all’adeguamento delle cifre all’andamento del costo della vita.
Gli adeguamenti all’inflazione porteranno aumenti fino a 300 euro all’anno per pensioni e assegni di reversibilità. Questo l’effetto della rivalutazione dovuta all’inflazione in salita nel 2021 rispetto al 2020.
Come riferito da Adnkronos, si tratta di una rivalutazione del +1,7% che sarà applicata in maniera decrescente al salire della pensioni ma anche, a differenza del 2020, calcolata in forma progressiva scaglione per scaglione. Una formulazione questa che porterà incrementi più generosi agli assegni più bassi. Tradotto significa che l’inflazione dei prezzi del 2021 rispetto al 2020 aumenterà all’1,7%. Anche il calcolo delle pensioni subirà un aumento proporzionato.
In pratica chi percepisce una pensione definita bassa, dal 1 gennaio 2022 vedrà aumentarsela dell’1,7%, fino a scendere per le pensioni più alte. Ma vediamo tutte le cifre in dettaglio:
- fino a 2.062,32 euro si otterrà un incremento dell’1,7%;
- tra 2.062,33 euro e i 2.577,90 euro incremento del 1,53%;
- chi percepisce oltre 2.577,90 euro, otterrà invece un incremento dell’1,275%.
Per esempio chi percepisce 1.000€ al mese, dal prossimo anno riceverà 1.017€, chi ne percepisce 2.000 riceverà 2.34€. Chi ne percepisce invece 2.500 riceverà 2.538,25, in quanto, in base alla fascia, la percentuale di incremento applicabile è dell’1,53%, e così via. Per conoscere tutti i dettagli che incidono sul calcolo di trattamenti pensionistici, assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili è possibile accedere al servizio online dedicato disponibile sul portale istituzionale dellINPS.