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Chi lavora spesso di notte può andare in pensione 6 anni prima con l’INPS

Operaio al lavoro di notte

Il lavoro notturno è una realtà per molte persone. Mentre la maggior parte dorme, ci sono individui che sono svegli, lavorando sotto le stelle. Ma c’è una luce alla fine del tunnel per questi lavoratori notturni: la possibilità di una pensione anticipata. Scopriamo insieme come funziona.

Lavorare di notte ha sempre avuto un certo fascino misterioso. Le città si quietano, le strade si svuotano e un velo di silenzio avvolge tutto. Ma dietro questa quiete, c’è un mondo di lavoratori notturni: infermieri, guardie di sicurezza, camionisti e molti altri. Questi eroi notturni affrontano sfide uniche, tra cui la lotta contro il sonno e la gestione del ritmo circadiano.
Hai mai lavorato di notte e ti sei chiesto se ciò potrebbe influenzare quando andrai in pensione? La risposta è sì! Chi lavora spesso di notte potrebbe avere la possibilità di andare in pensione prima degli altri. Ma come funziona esattamente? Vediamo i dettagli di seguito.

Quando il lavoro notturno ti Conduce alla Pensione prima del previsto

Operaio al lavoro di notte
Operaio al lavoro di notte – Foto di abdulla binmassam da Pixabay

L’età pensionabile è un traguardo atteso da molti lavoratori. È il momento in cui si può finalmente godere del riposo dopo anni di duro lavoro. Tuttavia, per chi ha trascorso gran parte della sua carriera lavorando di notte, questo traguardo potrebbe arrivare un po’ prima.
Il lavoro notturno, con le sue sfide uniche, è riconosciuto come un’attività usurante. Questo significa che può avere un impatto significativo sulla salute fisica e mentale di un individuo nel corso degli anni. Per compensare questo, il sistema previdenziale italiano ha previsto una serie di agevolazioni per i lavoratori notturni.

Se soddisfi determinati criteri, potresti avere la possibilità di andare in pensione prima dell’età standard. questi sono:

I criteri per accedere alla pensione anticipata per i lavoratori notturni, basati sulle informazioni raccolte, sono:

  1. Durata del Lavoro Notturno: L’individuo deve aver svolto attività notturna per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro. Questo significa che non basta aver lavorato di notte occasionalmente o per brevi periodi; è necessario che il lavoro notturno sia stato una costante per almeno 7 anni nell’ultimo decennio.
  2. Consistenza nel Corso della Carriera: Oltre al criterio sopra menzionato, il lavoro notturno deve rappresentare almeno metà della vita lavorativa dell’individuo. Ad esempio, se una persona ha lavorato per 40 anni, almeno 20 di questi anni dovrebbero includere turni notturni.
  3. Definizione di Lavoro Notturno: Generalmente, il lavoro notturno è definito come un’attività svolta per almeno 6 ore durante l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Questo intervallo è considerato il periodo più critico per il corpo umano, dato che va contro il normale ritmo circadiano.
  4. Frequenza Annuale: In alcuni casi, per poter accedere a specifiche agevolazioni, come la pensione con 41 anni di contributi, è necessario aver svolto lavoro notturno per almeno 64 notti all’anno.

È importante sottolineare che questi criteri possono variare in base alle normative vigenti e alle riforme pensionistiche. Pertanto, è sempre consigliabile consultare fonti ufficiali o esperti del settore per avere informazioni aggiornate e specifiche sulla propria situazione.

Conclusione

In pratica, se soddisfi i criteri appena citati, potresti avere la possibilità di andare in pensione prima dell’età standard. Uno di questi criteri riguarda l’età: se sei un lavoratore notturno che ha rispettato certi requisiti nel corso degli anni, potresti iniziare la tua pensione già a 61 anni e 7 mesi. Questo è notevolmente prima rispetto all’età pensionabile standard per la maggior parte dei lavoratori.

Ma come si arriva a questa “età speciale”? La chiave sta nel numero di anni trascorsi lavorando di notte e nella frequenza di questi turni. Ad esempio, se hai lavorato di notte per almeno 7 degli ultimi 10 anni e per metà della tua vita lavorativa, sei idoneo per questa agevolazione.
Questo riconoscimento è un modo per onorare e compensare gli sforzi e le sfide affrontate dai lavoratori notturni. È un segno di riconoscimento per coloro che, mentre il resto del mondo dorme, continuano a lavorare, garantendo servizi essenziali e mantenendo in funzione le nostre società 24 ore su 24.

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1 commento

  1. Franco

    Ho 41 anni di lavoro e ho 58 anni lavoro a 3 turni, ore notturne e ore mattine.
    Ho iniziato a 16 anni e ho più di 12 mesi attivo prima dei 19 anni, ho il diritto di andare in pensione?
    Se si cosa perdo..ho una penalità da affrontare?
    Questi requisiti sono abbastanza?

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