Molto spesso chi ha un familiare anziano in famiglia deve sostenere costi per il suo accudimento, specie se la maggior parte dei componenti del nucleo si reca al lavoro. In molti casi l’unica soluzione è affidarsi ad una badante o colf che si prenda cura della persona anziana. Questa scelta comporta spese abbastanza onerose, specie se la persona incaricata dell’accudimento del familiare o dei familiari anziani viene assunta regolarmente (come è giusto che sia).
In pochi sanno però che in situazioni come questa sono previste delle agevolazioni fiscali da non sottovalutare sotto forma di detrazione in fase di dichiarazione dei redditi. Chi vive con un familiare anziano può pagare meno tasse grazie alla agevolazione che descriveremo di seguito.
Chi assume e retribuisce regolarmente una badante o colf, per prendersi cura del familiare anziano, potrebbe beneficiare di una detrazione massima sulle spese sostenute di 2.100 euro. Bisogna semplicemente, in fase di dichiarazione dei redditi, riportare le spese sostenute per pagare la badante sul modello 730.
Ovviamente tutti i pagamenti devono essere effettuati con uno dei mezzi tracciabili a disposizione.
Al termine della procedura, il datore di lavoro, ossia il componente del nucleo familiare che retribuisce la badante, può ricevere questo grande sconto fiscale.
E’ possibile ottenere l’agevolazione fiscale fino a 2.100 euro in due modi:
- in forma di deduzioni sui contributi che si versano alla colf o alla badante;
- come detrazione sulle spese di retribuzione.
Come funziona l’agevolazione per chi paga una badante o colf
Abbiamo sopra descritto che la detrazione fiscale massima che può ottenere chi paga una badante è di 2.100 euro, vediamo su quale base viene calcolata.
Si tratta di un rimborso IRPEF pari al 19% della spesa indicata nel modello 730/2021, il quale può avere un importo massimo di 2.100 euro. Per richiedere la detrazione nel modello 730 bisogna però possedere un requisito fondamentale: avere un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.