L’umidità in eccesso può causare danni strutturali alle pareti, alle finestre e al tetto, nonché creare condizioni favorevoli per la crescita di muffe e funghi. Il processo di ventilazione consente di rimuovere l’umidità in eccesso e i gas tossici dall’interno dell’edificio, garantendo così un ambiente salubre e confortevole. Specie in bagno e cucina è fondamentale arieggiare casa in inverno in quanto questi ambienti sono i più oggetti al fenomeno muffa. Aprire le finestre permette di arieggiare casa, ma si verifica una dispersione di calore verso l’esterno, il che si traduce in maggiori costi sul riscaldamento. Vediamo come risolvere definitivamente il problema in modo automatico e senza disperdere il minimo calore verso l’esterno.
Per arieggiare la casa in modo automatico, è possibile utilizzare un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC). Questo sistema utilizza ventole per estrarre l’aria viziata all’interno della casa e sostituirla con aria fresca dall’esterno. Esistono in commercio dei dispositivi VMC con recupero di calore, con all’interno uno scambiatore in grado di far permanere l’aria calda all’interno dell’ambiente espellendo solo quella fredda. In questo modo c’è un ricircolo continuo d’aria all’interno dell’ambiente, e il calore prodotto dall’impianto di riscaldamento non viene disperso.
Inoltre la VMC con recupero di calore può essere impostata per funzionare in modo programmato o in base a sensori di umidità e di qualità dell’aria. Infine, alcuni sistemi di VMC possono essere controllati da un dispositivo mobile o un’app, permettendo di regolare la ventilazione anche quando si è fuori casa. Vediamo in dettaglio in cosa consiste la ventilazione meccanica controllata e come avviene il recupero di calore.
Come funziona la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore
La ventilazione meccanica controllata con recupero di calore (VMC-r) è un sistema di ventilazione che utilizza un recuperatore di calore per trattenere il calore presente nell’aria estratta dall’interno dell’edificio e trasferirlo all’aria fresca in ingresso, prima di immetterla nell’ambiente. In questo modo si recupera gran parte del calore presente nell’aria viziata e si utilizza per riscaldare l’aria fresca in ingresso, il che aiuta a mantenere la temperatura interna e a ridurre i costi di riscaldamento.
In generale, un VMC-r è composta da una o più unità di trattamento dell’aria (UTA), un sistema di distribuzione dell’aria fresca e un sistema di estrazione dell’aria viziata. Le UTA sono equipaggiate con un recuperatore di calore, che può essere a scambio termico diretto o indiretto, e una ventola per la circolazione dell’aria. Il sistema può essere controllato manualmente o automaticamente, in funzione della qualità dell’aria e della temperatura interna.
A cosa serve il recupero di calore
Il recupero di calore nella ventilazione meccanica controllata (VMC) funziona trasferendo il calore presente nell’aria estratta dall’interno dell’edificio all’aria fresca in ingresso, prima di immetterla nell’ambiente. Il calore viene trasferito attraverso un recuperatore di calore, che può essere a scambio termico diretto o indiretto.Nel recuperatore di calore a scambio termico diretto, l’aria fresca e quella estratta passano attraverso una serpentina o una batteria di scambio termico, dove il calore viene trasferito direttamente dall’aria estratta all’aria fresca. Questo tipo di recuperatore è molto efficiente, poiché il calore viene trasferito senza perdite.
Nel recuperatore di calore a scambio termico indiretto, l’aria fresca e quella estratta non entrano in contatto diretto. Invece, un fluido termovettore, come l’acqua o un fluido refrigerante, viene utilizzato per trasferire il calore dall’aria estratta all’aria fresca. In questo caso, l’aria fresca e quella estratta non si mescolano, il che evita l’accumulo di polvere e umidità e rende il sistema più facile da pulire e mantenere.
In entrambi i casi, il recupero di calore nella VMC aiuta a mantenere la temperatura interna e a ridurre i costi di riscaldamento, poiché gran parte del calore presente nell’aria estratta viene trattenuto e utilizzato per riscaldare l’aria fresca in ingresso.
Quanto consuma la ventilazione meccanica controllata
La ventilazione meccanica controllata (VMC) consuma energia per far funzionare le ventole e i recuperatori di calore. Il consumo energetico dipende dalle dimensioni dell’unità, dalla frequenza e dalla durata del funzionamento, dall’efficienza del recuperatore di calore e dalle caratteristiche dell’edificio. Il consumo si aggira attorno a 50 – 60 Watt, quasi come due lampadine! Quindi i sistemi di VMC consumano poco e incidono poco sulla bolletta!
Inoltre, l’utilizzo di un recuperatore di calore nella VMC può ridurre il consumo energetico, poiché gran parte del calore presente nell’aria estratta viene trattenuto e utilizzato per riscaldare l’aria fresca in ingresso, riducendo la necessità di utilizzare il sistema di riscaldamento.
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Di seguito è riportato un video che spiega in dettaglio il funzionamento di una unità di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Buona visione.