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Come ottenere la pensione per le casalinghe: bastano 5 anni di contributi

Casalinga che pulisce la cucina

Nel tessuto sociale italiano, il ruolo della casalinga rappresenta una colonna portante della gestione familiare. Sebbene tale impegno non sia stato storicamente riconosciuto in termini economici, esiste oggi la possibilità per le casalinghe di accedere a una pensione di vecchiaia, a seguito di un adeguato versamento di contributi. Vediamo nel dettaglio come funziona questo sistema di welfare.

Il fondo casalinghe INPS

Casalinga che pulisce la cucina
Casalinga che pulisce la cucina © Image by Freepik

Il Fondo Casalinghe e Casalinghi è stato istituito dall’INPS il 1° gennaio 1997 e si rivolge a coloro che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari​​. Questo fondo di previdenza è accessibile alle persone di entrambi i sessi, di età compresa fra i 16 e i 65 anni​​.

Per iscriversi, i richiedenti devono presentare una domanda all’INPS e, in assenza di condizioni ostative, questa viene accettata automaticamente. Successivamente, l’interessato può iniziare a versare i contributi seguendo le indicazioni fornite dall’INPS stessa​​. L’iscrizione è attiva dal primo giorno del mese in cui è stata presentata la domanda e rimane valida anche se non si effettuano versamenti​4​.

Per l’iscrizione al Fondo, il richiedente non deve essere impegnato in un’attività lavorativa dipendente o autonoma che richieda l’iscrizione a un altro ente previdenziale e non deve essere titolare di una pensione diretta​.

Età e Contributi Necessari

Per le persone che hanno dedicato gran parte della loro vita ai lavori domestici non retribuiti, la pensione di vecchiaia si concretizza al compimento dei 57 anni di età. Il requisito fondamentale è aver maturato almeno 5 anni di contribuzione, equivalenti a 60 mensilità. Questo sistema previdenziale mira a offrire un sostegno economico a chi ha svolto un lavoro di cura all’interno del nucleo familiare, senza ricevere un salario​.

Quanto e Come Versare i Contributi

Per essere inclusi in questo schema previdenziale, è necessario versare contributi per un totale di almeno 310€ l’anno. L’importo dei contributi è a discrezione dell’individuo, ma affinché un anno sia riconosciuto valido ai fini del calcolo pensionistico, il versamento mensile non deve essere inferiore a 26 euro. Questo significa che le casalinghe possono decidere quanto versare al di sopra di questa soglia minima, influenzando così l’importo finale della pensione​​.

La pensione viene erogata solo se l’importo accumulato risulta essere almeno pari all’assegno sociale aumentato del 20%. Per le casalinghe over 65, invece, non è richiesto un importo minimo di assegno per accedere alla pensione, che verrà calcolata esclusivamente sui contributi versati. Questo aspetto sottolinea l’importanza di una pianificazione previdenziale consapevole per garantire una vecchiaia serena e dignitosa​​.

Non aspettare il raggiungimento dell’età pensionabile per informarti: verifica ora la tua situazione contributiva e scopri come garantirti una pensione per il futuro. Visita il sito dell’INPS o prendi appuntamento con un consulente previdenziale per fare il primo passo verso la tua pensione di vecchiaia.

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2 commenti

  1. Rita vitale

    Buongiorno. Ho. Più di 5 anni di contributi versati ma di lavoro autonomo. Valgono anche questi per richiedere la pensione di anzianità???

  2. Elena

    Io ho 13/14 anni di contributi da lavoro dipendente, ora solo casalinga e mamma di 3 ragazzi. Posso versare i contributi volontari do casalinga per arrivare ai 20 anni contributivi?

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