E’ stato uno dei primi a svelare i segreti della sovranità monetaria, signoraggio bancario e sistema monetario a debito, cioè l’ Euro.
Si tratta del prof. Giacinto Auriti, accademico, docente universitario, ideologo e giurista di chiara fama morto nel 2006. Quando ha iniziato a parlare di sovranità monetaria, signoraggio bancario e sistema monetario a debito, di questi temi non ne parlava praticamente nessuno. A quei tempi non era disponibile l’ampio archivio di testi, video e articoli che oggi abbiamo a disposizione per cercare di capire come il sistema monetario sia la più grande truffa mai concepita.
A quei tempi il web iniziava il suo cammino ed era ancora cosa per pochi, i siti di libera informazione erano pochi, un fenomeno di nicchia riservato a poche centinaia di “complottisti”, i mass media del sistema la facevano da padroni, ed in quel contesto era difficile ”aprire gli occhi”, anche perché per riuscire a farlo, non basta leggere un testo, indipendentemente da chi lo abbia redatto, ci vogliono i dovuti riscontri, che di questi tempi certo non mancano, e leggere e sentire le parole del professore, che in tempi non sospetti prevedeva che se il sistema monetario non fosse cambiato “le nuove generazioni non avranno altra scelta che tra il suicidio e la disperazione” fa venire la pelle d’oca.
Auriti riuscì a portare davanti ad un giudice la spinosa questione del signoraggio bancario, che qualcuno si ostina incredibilmente (ed ignorantemente) una “bufala”: il giudice non potendo negare la validità delle teorie di Auriti, disse che il signoraggio non può essere considerato reato in quanto “consuetudine”; un modo incredibile per liquidare una questione così importante. Nel video seguente una intervista di Giacinto Auriti rilasciata a Radio Radicale nel 2000, poco prima dell’ entrata in vigore dell’ Euro in Italia.
Da questo momento in poi la stampa italiana assoldata dalla politica gli si rivoltò contro, la stessa stampa che in più occasioni ha avuto modo di condannarlo e deriderlo, ha dimenticato la scomparsa di uomo che non si è nascosto dinanzi alle telecamere o i giornali che erano giunti per trasformare la sua rivoluzione in farsa. In quell’occasione il Prof. Auriti capì il gioco sporco che stavano tentando di fare per screditare la sua persona, e per distrarre l’opinione pubblica dall’entrata nella più grande truffa della storia dell’umanità: l’ Euro.
Purtroppo molte persone non gli credettero, e le sue parole sono volate al vento, ma se oggi fosse ancora vivo avrebbe messo sicuramente i bastoni tra le ruote a questo sistema monetario truffa, perchè avrebbe avuto l’appoggio popolare che un tempo cercava, perchè oggi il popolo ha capito….è dentro fino al collo….
Non abbiamo avuto il tempo per incontrarlo e dirgli che non era stato lui a non spiegare bene, ma che invece erano state le persone a non aver creduto fino in fondo in ciò che facevano . Il Professore ha sacrificato tutta la sua vita, i suoi studi, la sua intelligenza, li ha completamente donati alla realizzazione di un’idea e sapeva bene che quella lotta aveva un prezzo.
“La dignità gratuita non esiste, e io pago perché voglio la proprietà popolare della moneta”, lui aveva rimesso il suo debito con grande fierezza stoica, senza mai tirarsi indietro, senza avere paura di perdere una carica o delle onorificenze. Ha rischiato tutto per qualcosa in cui credeva, la sua carriera, il suo patrimonio, sottoscrivendo ogni atto o dichiarazione con il suo nome, il suo onore e la sua persona.
Questa è la più grande lezione etica e morale che Auriti intendeva lasciare ai suoi alunni, al suo pubblico e a tutti coloro che lo seguivano come se fosse un leader. Non tutti evidentemente hanno colto a fondo il significato di quelle parole, o forse se ne sono appropriati per costruire poi una propria “religione”, un “proprio credo” millantando teorie e grandi ricerche di st udi. Hanno cominciato accanto ad Auriti e non appena la sua tenacia ha perso colpi, con difficoltà e sconfitte legali, lo hanno abbandonato, negando persino la paternalità del loro stesso sapere.
Agli albori dell’ Euro spiegò ufficialmente il “valore indotto della moneta”, ovvero il fatto che le banconote sono a tutti gli effetti “carta priva di valore”, non convertibile in oro come in passato, e hanno valore solo perché i cittadini gliene riconoscono: tizio accetta la banconota da caio in cambio di beni o servizi perché sa che potrà scambiarla a sua volta con beni o servizi: il valore della banconota è INDOTTO dalla accettazione della stessa. Non si tratta di un valore reale e oggettivo.
Le banche creano denaro dal NULLA e lo PRESTANO alle nazioni, indebitandole. Il debito pubblico è una vera e propria TRUFFA perpetrata dai banchieri privati che gestiscono l’emissione monetaria a danno dell’umanità.
Nel video seguente vi è l’intervista a Giacinto Auriti che spiegò il valore indotto della moneta, ascoltatelo attentamente, e capirete in che truffa siamo finiti, quella truffa che lui aveva previsto da tempo e che oggi si è concretizzata in un’amara realtà.
Non avremo più l’occasione di incontrare il Prof.Auriti, ma vorremmo ricordargli che noi oggi siamo qua, a combattere, perché ci crediamo, perché sappiamo che il denaro non può comprare la nostra anima. Ciò che Auriti non avrebbe mai voluto è la resa, la sconfitta passiva, delle persone di buona volontà, che lottano consapevolmente e non hanno paura di perdere una illustre carica.
Con questo articolo vogliamo lasciarvi un Forte messaggio e un ricordo di Auriti, sperando che apra la vostra mente e vi induca a pensare sulla grandezza di quest’uomo, al cui confronti i nostri politici e rivoluzionari “per hobby” sono solo una brutta copia in trasparenza.