Sono parole di rabbia quelle di Gino Strada, medico, attivista e filantropo italiano, fondatore, assieme alla moglie Teresa Sarti dell’ONG italiana Emergency, ospite a Piazzapulita è intervenuto sul tema dell’emergenza coronavirus e sulla gestione sanitaria. Riportiamo alcuni estratti del suo intervento:
“Provo dolore per migliaia e migliaia di morti che non conosciamo neanche. Oggi è uscito un rapporto dell’ ISTAT dove si dice che in molti paesi, comuni e città, il numero dei morti è aumentato di due, tre e quattro volte. Questo vuoldire che noi non sappiamo esattamente quante persone sono morte, la paura è che siano veramente tre o quattro volte quelle che sono le cifre ufficiali“.
Prosegue poi:
“Provo sentimenti di rabbia perche vedo che in questo momento nel nostro paese, dove dovremmo davvero essere tutti uniti e fare qualcosa per la nostra comunità, si ragiona per fare delle commissioni per due sottomarini dal costo di più di due miliardi di euro. Noi stiamo chiudendo tutte le fabbriche tranne quelle essenziali, e la nostra politica ritiene che le fabbriche di armi siano essenziali, visto che sono tutte aperte? Questo è un crimine sociale!“.
Di seguito la parte sopra descritta dell’ intervento di Gino Strada alla trasmissione Piazzapulita su La7.
Infine ha da ridire anche sulla gestione della sanità:
“La sanità pubblica è stata massacrata dai tagli per anni (tagli di risorse, tagli del personale, chiusura di ospedali). Poi ci ritroviamo col fiato corto. Forse bisognerà pensare e capire dove mettere le nostre risorse. Non in armi. Non è normale che non si trovino le mascherine. Ogni ospedale dovrebbe essere munito di quello che serve proprio per le emergenze. Ma la preparazione per le emergenze non si può fare durante le emergenze!”.
Di seguito la parte sopra descritta dell’ intervento di Gino Strada alla trasmissione Piazzapulita su La7.