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La domanda di certificazione da presentare all’INPS per andare in pensione prima: in pochi lo sanno

Anziano al computer che presenta la domanda di certificazione del diritto alla pensione

Scopri perché anticipare la domanda di certificazione del diritto alla pensione può salvarti da ritardi e complicazioni. In questo articolo esploriamo l’importanza di questo passaggio fondamentale, soprattutto per chi vuole andare in pensione anticipata.

Quando si avvicina il momento di andare in pensione, molti lavoratori si concentrano esclusivamente sulla domanda di pensione vera e propria, trascurando un passaggio altrettanto cruciale: la domanda di certificazione del diritto alla pensione. Questo passaggio, spesso sottovalutato, è in realtà determinante per assicurarsi una transizione senza intoppi verso il pensionamento, specialmente se si intende accedere a forme di pensionamento anticipato. Anticipare questa domanda non è solo una buona prassi, ma in alcuni casi è un obbligo vero e proprio. In questo articolo esploreremo nel dettaglio perché è così importante e quali sono i benefici di richiederla in anticipo.

Perché la domanda di certificazione del diritto è così importante

La domanda di certificazione del diritto alla pensione rappresenta un passaggio fondamentale, soprattutto per chi desidera accedere al pensionamento anticipato. Questo strumento permette di ottenere una conferma ufficiale da parte dell’INPS riguardo al proprio diritto a pensionarsi prima del raggiungimento dei requisiti ordinari. Ma perché è così importante?

Innanzitutto, ottenere questa certificazione significa avere la certezza che tutti i requisiti richiesti siano stati effettivamente raggiunti. Questo permette al lavoratore di pianificare con maggiore sicurezza il momento del proprio pensionamento, evitando spiacevoli sorprese all’ultimo minuto. Infatti, la mancanza di tale certificazione può comportare ritardi significativi nella decorrenza della pensione, specialmente per chi intende usufruire di misure come la Quota 41 o il pensionamento per lavori usuranti.

Inoltre, in alcuni casi, presentare la domanda di certificazione del diritto è un obbligo imposto dalla legge. Ad esempio, per i lavoratori impiegati in attività usuranti, la domanda deve essere presentata entro il mese di maggio dell’anno precedente a quello in cui si matura il diritto alla pensione. Non rispettare questa scadenza può comportare uno slittamento della pensione di uno, due o anche tre mesi. Pertanto, anticipare questo passaggio diventa essenziale per evitare penalizzazioni e garantire una transizione fluida verso la pensione.

Come presentare la domanda e a chi è rivolta

Anziano al computer che presenta la domanda di certificazione del diritto alla pensione
Immagine © realizzata con AI

Presentare la domanda di certificazione del diritto alla pensione è un processo relativamente semplice, ma richiede attenzione e precisione. Il lavoratore può inoltrare questa domanda direttamente all’INPS attraverso la procedura telematica disponibile sul sito ufficiale dell’ente. Per accedere al servizio, è necessario autenticarsi utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Per chi non è pratico con le procedure online, i Patronati rappresentano un valido supporto, offrendo assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio della domanda. Questo passaggio è particolarmente raccomandato per chi intende accedere a forme di pensionamento anticipato, come la Quota 41 per i lavoratori precoci o lo scivolo per i lavori usuranti.

Una volta presentata la domanda, l’INPS si occuperà di verificare la sussistenza dei requisiti richiesti e di confermare il diritto del lavoratore a pensionarsi. Questo processo di verifica è fondamentale, poiché permette di evitare errori che potrebbero compromettere la decorrenza della pensione. Per alcune categorie, come i lavoratori precoci, l’INPS deve verificare il completamento di almeno un anno di contribuzione versata prima del compimento dei 19 anni di età, nonché la presenza di almeno 7 anni di lavoro gravoso negli ultimi 10.

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Cosa succede dopo aver ottenuto la certificazione del diritto

Una volta che l’INPS ha confermato il diritto alla pensione attraverso la certificazione, il lavoratore può procedere con la presentazione della domanda di pensione vera e propria. Questo passaggio finale diventa molto più agevole e sicuro, poiché il lavoratore sa già di avere tutte le carte in regola per ottenere la pensione nei tempi previsti.

La certificazione del diritto è particolarmente utile per pianificare con precisione il momento in cui si desidera lasciare il mondo del lavoro. Sapere in anticipo di poter contare su una data certa per l’accesso alla pensione permette di gestire meglio anche altri aspetti della vita personale e professionale, come il passaggio di consegne al lavoro o la gestione delle finanze.

Inoltre, per alcune tipologie di pensionamento, come quella anticipata, la certificazione del diritto evita spiacevoli sorprese legate a errori di calcolo dei contributi o a mancati requisiti. Senza questa certificazione, il rischio di ritardi o di mancato accesso alla pensione è molto più alto. Ecco perché è fondamentale non trascurare questo passaggio e, anzi, anticiparlo il più possibile.

In definitiva, presentare la domanda di certificazione del diritto alla pensione non è solo un passaggio burocratico, ma una strategia fondamentale per garantire una transizione serena e sicura verso il pensionamento. Anticipare questa richiesta all’INPS permette di evitare ritardi e complicazioni, assicurando che tutti i requisiti siano soddisfatti e confermati. Che si tratti di pensionamento anticipato o di altre forme di quiescenza, la certificazione del diritto offre al lavoratore la tranquillità di sapere che la pensione sarà erogata nei tempi e nei modi previsti, senza sorprese o penalizzazioni.

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