Il Decreto Sostegni ha fatto allarmare molti percettori del Reddito di Cittadinanza. Nel Decreto si parla di sussidio sospeso in alcune situazioni, ma in realtà è solo una sospensione temporanea, dopo la quale l’erogazione del beneficio riprenderà in automatico, e senza fare nuovamente domanda. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Molti si sono allarmati subito dopo aver appreso che nel Decreto Sostegni è prevista la sospensione del Reddito Di cittadinanza, ma non c’è nulla di cui temere. Vediamo il motivo.
Nell’ultimo Decreto Sostegni è stato rifinanziato il Reddito Di cittadinanza. Quindi i percettori possono stare tranquilli in quanto continuerà ad essere erogato. Ma in quali casi è prevista la sospensione?
Alcune regole relative al RDC sono cambiate. Una in particolare prevede la sospensione temporanea del sussidio per chi accetta un lavoro a tempo determinato. Ma attenzione, il reddito non viene perso per sempre. Si tratta solo di un congelamento temporaneo.
Se un percettore accetta un lavoro a tempo determinato, l’RDC viene sospeso durante il periodo lavorativo, e ripartirà in automatico al termine del contratto di lavoro, ma solo se l’importo percepito durante l’attività lavorativa non supera i 10.000€ annui.
Non bisognerà fare nuovamente domanda quindi. Tale misura è stata pensata per invogliare i percettori ad entrare nel mondo del lavoro senza il timore di perdere il Reddito di cittadinanza per sempre.
Tutto sommato è una buona norma. Prima di tale decreto, se un percettore trovava un lavoro il sussidio decadeva completamente. Il beneficiario quindi era costretto a ripresentare nuovamente domanda per il RDC alla fine del rapporto lavorativo temporaneo. In pratica non conveniva nemmeno accettare un lavoro a tempo determinato e perdere il sussidio. Questo era uno dei principali motivi per cui molte aziende non riuscivano a trovare personale.