Stai ricevendo una lettera dall’INPS e non sai cosa fare? Scopri cosa vuole l’Istituto e come rispondere per non mettere a rischio la tua pensione. Leggi tutto entro il 28 febbraio per evitare problemi.
Negli ultimi giorni, molti pensionati stanno ricevendo lettere dall’INPS che potrebbero sembrare semplici comunicazioni, ma che in realtà nascondono rischi importanti. Non sottovalutare questi avvisi: ignorarli potrebbe portarti alla sospensione della tua pensione o a dover restituire somme già percepite. In particolare, l’INPS richiede di inviare alcune comunicazioni obbligatorie entro il 28 febbraio 2025. Ecco tutto ciò che devi sapere per agire in tempo e non perdere i tuoi diritti.
Perché l’INPS invia queste lettere
Le lettere dell’INPS hanno uno scopo preciso: controllare che chi percepisce pensioni o altre prestazioni assistenziali rispetti ancora i requisiti richiesti. Ma cosa chiede davvero l’Istituto?
Spesso si tratta di dati reddituali o di altre informazioni legate alla tua situazione personale o familiare. Ad esempio, se percepisci l’assegno sociale, l’INPS vuole sapere:
- Se i tuoi redditi o quelli del tuo coniuge superano le soglie previste.
- Se risiedi effettivamente in Italia.
- Se sei ricoverato in strutture a carico dello Stato.
Anche chi presenta la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate potrebbe ricevere queste richieste. Questo accade perché l’INPS non riesce sempre a incrociare tutti i dati automaticamente, specialmente per redditi particolari come quelli del coniuge.
Come rispondere alle lettere dell’INPS
Se hai ricevuto una lettera dall’INPS, è importante agire subito. Non aspettare l’ultimo momento, perché potresti perdere la tua prestazione. Cosa fare?
- Leggi attentamente la lettera per capire cosa ti viene richiesto.
- Accedi al sito dell’INPS con le credenziali SPID o CIE.
- Compila i modelli richiesti o invia le autocertificazioni necessarie.
Se non te la senti di fare tutto da solo, puoi:
- Rivolgerti a un patronato per ricevere assistenza gratuita.
- Affidarti a un professionista del settore.
Ricorda: il termine ultimo per inviare queste comunicazioni è il 28 febbraio 2025. In caso di inadempienza, rischi non solo la sospensione della pensione, ma anche la richiesta di restituire le somme percepite.
Cosa succede se non rispondi
Non rispondere alle lettere dell’INPS può avere conseguenze molto gravi. L’Istituto potrebbe considerarti un fruitore indebito e chiederti di restituire i soldi già ricevuti. Inoltre, la tua pensione o prestazione assistenziale potrebbe essere sospesa.
È fondamentale quindi:
- Controllare la tua posta e le comunicazioni dall’INPS.
- Rispondere entro i termini stabiliti.
Non lasciare nulla al caso: anche se pensi che la tua situazione sia chiara, è sempre meglio fornire tutte le informazioni richieste per evitare spiacevoli sorprese. L’INPS sta intensificando i controlli per garantire che le prestazioni vengano erogate solo a chi ne ha realmente diritto.
In conclusione, agisci subito e assicurati di rispettare le richieste dell’INPS. Così facendo, potrai continuare a godere delle tue prestazioni senza problemi.