Scopri come funziona davvero Opzione Donna nel 2025: età giusta, requisiti, chi può fare domanda e cosa cambia sull’importo della pensione. Una guida semplice e chiara per aiutarti a capire se puoi andarci anche tu.
Nel 2025, Opzione Donna resta una possibilità concreta per alcune lavoratrici che vogliono andare in pensione prima. Ma attenzione: non è per tutte e ci sono delle condizioni ben precise. Devi avere almeno 35 anni di contributi e rientrare in una delle categorie previste dalla legge. Inoltre, l’età minima cambia in base ai figli. Chi sceglie questa strada accetta un calcolo meno vantaggioso della pensione, che può essere più bassa anche del 30%. Ma per molte donne può comunque essere una scelta utile, soprattutto in presenza di problemi familiari, salute fragile o difficoltà lavorative. Vediamo nel dettaglio come funziona, quando puoi andarci, come fare domanda e quali sono i pro e contro reali.
Età giusta per andare in pensione con opzione donna
Nel 2025, puoi usare Opzione Donna solo se hai almeno 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2023. Ma la cosa più importante è l’età: dipende dal numero di figli che hai.
Se non hai figli, devi avere 61 anni entro il 31 dicembre 2024.
Se hai 1 figlio, bastano 60 anni.
Se hai 2 o più figli, puoi andarci già con 59 anni.
Questo significa che, in alcuni casi, puoi andare in pensione quasi 8 anni prima rispetto ai normali requisiti. Però bisogna anche accettare un’altra regola importante: la pensione viene calcolata interamente con il metodo contributivo, cioè prendendo in considerazione solo quanto hai versato nel tempo. Questo comporta spesso un assegno più basso, anche del 20-30% in meno rispetto al sistema misto. È una scelta personale, che va fatta con attenzione, ma per molte donne può rappresentare una via di uscita utile in momenti difficili.
Chi può accedere e quali sono le condizioni nel 2025
Per accedere a Opzione Donna nel 2025 non basta avere l’età e i contributi: devi anche rientrare in una di queste categorie speciali. Ecco cosa dice la legge.
Solo queste tre situazioni permettono di fare domanda:
Sei una caregiver: ti prendi cura da almeno 6 mesi di un familiare con disabilità grave, convivente con te.
Hai un’invalidità civile pari o superiore al 74%.
Sei stata licenziata o sei una dipendente di un’azienda in crisi (con riconoscimento ufficiale da parte degli enti competenti).
Se non sei in una di queste condizioni, non puoi accedere a Opzione Donna. Questa è una delle limitazioni più forti introdotte negli ultimi anni, e ha escluso tante lavoratrici che prima potevano farne uso. È importante sapere che dopo aver maturato i requisiti, dovrai comunque aspettare la cosiddetta finestra mobile: 12 mesi di attesa per le dipendenti e 18 mesi per le autonome. Questo vuol dire che, anche se hai tutto in regola nel 2024, la pensione ti partirà solo nel 2025 o 2026, a seconda del tuo contratto.
Cosa comporta davvero andare in pensione anticipata
Andare in pensione con Opzione Donna ha i suoi vantaggi, ma anche conseguenze importanti. Il punto più critico è che la pensione viene calcolata interamente con il sistema contributivo. Questo metodo tiene conto solo dei contributi che hai effettivamente versato, senza la parte retributiva legata agli stipendi più alti del passato. Il risultato? Un assegno mensile più basso. A volte la differenza può essere di centinaia di euro.
Per molte donne, però, questa scelta resta comunque la migliore. Soprattutto se ci sono problemi di salute, situazioni familiari difficili o semplicemente stanchezza fisica dopo tanti anni di lavoro. Anche se la pensione è più bassa, può rappresentare una liberazione da ritmi e pesi ormai troppo faticosi.
È fondamentale valutare tutto con attenzione, magari con l’aiuto di un patronato o di un esperto, per capire quanto prendi davvero con questo tipo di pensione. Se per te conta di più la serenità personale e un po’ di tempo in più per te stessa, forse ne vale la pena. Ma è sempre una scelta personale, e deve essere fatta con la massima consapevolezza.
Come fare domanda per opzione donna 2025
Fare domanda per Opzione Donna è un passaggio importante e va fatto con attenzione, rispettando i tempi e i canali ufficiali. Puoi farlo in tre modi diversi, tutti validi e riconosciuti.
Il metodo più semplice è attraverso il sito ufficiale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. Una volta entrata nell’area personale, vai nella sezione “Prestazioni e servizi”, poi scegli “Domanda di pensione” e seleziona “Pensione anticipata – Opzione Donna”. Il sistema ti guiderà passo passo nella compilazione.
Se hai difficoltà con la procedura online, puoi anche rivolgerti a un patronato. Loro sanno esattamente cosa fare e ti aiutano a compilare tutto senza errori, evitando ritardi o rifiuti.
Ricorda che dovrai allegare la documentazione che dimostra la tua situazione, ad esempio il certificato di invalidità, la dichiarazione di caregiver oppure la lettera di licenziamento. Senza questi documenti, la domanda non può essere accettata.
Non aspettare troppo: appena hai tutti i requisiti, muoviti subito. Anche perché tra la domanda e il primo pagamento della pensione passano diversi mesi, e prima inizi, prima ottieni ciò che ti spetta.