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Pensione: come cambiano i calcoli per chi esce a 67 anni

Pensionato controlla il calcolo della pensione a 67 anni nel 2025 in casa

Se stai per andare in pensione a 67 anni, devi sapere che dal 2025 sono cambiate alcune regole importanti. I nuovi parametri possono modificare l’importo del tuo assegno. Vediamo insieme in modo semplice e chiaro tutto quello che devi sapere per non avere brutte sorprese.

Dal 2025 sono entrate in vigore novità importanti per il calcolo della pensione di chi lascia il lavoro a 67 anni. Non è una vera riforma delle pensioni, ma un aggiornamento che cambia alcuni parametri fondamentali. Il sistema contributivo, che si basa sui contributi effettivamente versati durante tutta la carriera, diventa sempre più importante. Con il passare degli anni, il contributivo sta sostituendo il vecchio sistema retributivo, molto più vantaggioso per chi aveva uno stipendio alto negli ultimi anni di lavoro. Conoscere le nuove regole è fondamentale, specialmente per chi rientra nella pensione di vecchiaia o in opzioni come Quota 103 o Opzione Donna, che prevedono il ricalcolo contributivo dell’assegno.

Come funziona oggi il sistema contributivo e cosa cambia nel 2025

Il sistema contributivo si basa su un principio semplice: ogni euro di contributi versati viene accumulato nel cosiddetto montante contributivo. Questo montante viene rivalutato ogni anno in base a un apposito coefficiente. Al momento del pensionamento, il montante rivalutato viene trasformato in pensione usando un coefficiente di trasformazione che dipende dall’età in cui vai in pensione.

Dal 2025 il coefficiente di rivalutazione sale al 3,6%, mentre quello di trasformazione per chi si pensiona a 67 anni scende dal 5,723% al 5,608%. Questo cambiamento è dovuto all’aumento della speranza di vita registrato dall’Istat. In pratica, anche se i tuoi contributi saranno rivalutati un po’ di più, la rendita annua che ne deriverà sarà leggermente più bassa rispetto agli anni precedenti. Perciò è sempre più importante capire bene come questi numeri possono influenzare la tua pensione futura.

Quanto prendi di pensione in base ai nuovi calcoli

Ora vediamo in pratica quanto può essere la tua pensione in base ai nuovi conteggi introdotti nel 2025. Il montante contributivo viene prima rivalutato del 3,6%, poi si applica il coefficiente di trasformazione del 5,608%.

Per aiutarti a capire meglio, ecco alcuni esempi:

  • Se hai un montante contributivo di 100.000 euro, dopo la rivalutazione diventa 103.600 euro. La tua pensione annua sarà di circa 5.811 euro, pari a 447 euro al mese.

  • Con un montante di 200.000 euro, avrai 207.200 euro rivalutati e una pensione annua di circa 11.623 euro, cioè 894 euro al mese.

  • Se invece hai 400.000 euro di montante, salirai a 414.400 euro e prenderai 23.246 euro all’anno, circa 1.788 euro al mese.

Ricorda però che ai valori del montante vanno aggiunti anche i contributi degli ultimi due anni di lavoro, anche se questi non saranno rivalutati. È quindi molto utile versare contributi anche negli ultimi periodi per migliorare la tua pensione finale.

Perché conviene conoscere bene il nuovo sistema contributivo

Conoscere bene come funziona il nuovo sistema contributivo è fondamentale per pianificare meglio la tua uscita dal mondo del lavoro. Il passaggio da un sistema retributivo a uno contributivo puro significa che il tuo assegno dipenderà quasi tutto dai contributi effettivamente versati.

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Chi ha avuto una carriera continua e con stipendi buoni sarà avvantaggiato. Chi invece ha avuto periodi di disoccupazione, part-time, o lavori con stipendi bassi, rischia di avere una pensione molto più bassa rispetto all’ultima retribuzione percepita.

Inoltre, bisogna tenere conto che, andando avanti, anche le opzioni di pensionamento anticipato (come Quota 103 o il computo nella Gestione Separata) saranno sempre più legate a un ricalcolo contributivo integrale. Sapere come si calcola la pensione e come migliorare il montante può fare davvero la differenza tra una pensione dignitosa e una decisamente penalizzante.

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