Un lotto di pizza surgelata prodotto dal noto marchio Buitoni, proprietà di Nestlè, avrebbe intossicato 75 persone e provocato il decesso di due bambini in Francia.
Un popolarissimo marchio italiano nel settore alimentare è finito nella bufera in Francia. Il marchio coinvolto è Buitoni e il ritiro dal mercato delle pizze surgelate è stato immediato dopo la correlazione tra il prodotto e i malori accusati da un elevato numero di bambini e ragazzi. Nel giro di un mese 75 persone sono rimaste intossicate dal batterio Escherichia Coli dopo aver mangiato pizze surgelate della Buitoni, di proprietà di Nestlè. Purtroppo due bambini sono morti.
Il sospetto che ci fosse un nesso tra le pizze e i numerosi casi di intossicazione c’era da un po’. Ieri le autorità sanitarie francesi lo hanno confermato. “Le analisi hanno confermato un legame tra diversi casi e il consumo di pizze surgelate della linea Fraîch’Up del marchio Buitoni contaminate da batteri Escherichia coli” – si legge nel comunicato pubblicato dalla Direzione Generale della Salute. I giovani hanno manifestato gravi condizioni di salute con crampi, vomito, diarrea con sangue. Tra le 75 persone avvelenate, 41 presentavano sindromi emolitico-uremiche simili mentre 34 richiedono ulteriori indagini.
Le Autorità francesi hanno immediatamente predisposto il ritiro delle pizze surgelate Buitoni dai supermercati. Hanno poi segnalato l’emergenza alle famiglie francesi sottolineando l’importanza di non consumare il prodotto ma di gettarlo nella spazzatura. La contaminazione dovrebbe riguardare proprio l’impasto delle pizze messe in commercio dal mese di giugno 2021.
Le autorità sanitarie francesi sottolineano di consultare immediatamente un medico se entro 10 giorni dal consumo della pizza surgelata si presentano sintomi come diarrea, dolori addominali e vomito o se entro 15 giorni si sperimentano pallore, affaticamento o diminuzione del volume delle urine, caratterizzate da un colore più scuro.
Dall’altra parte, Nestlé Francia, detentrice del marchio Buitoni, si assume ogni responsabilità e comunica che verranno effettuate tutte le indagini per chiarire le cause dell’epidemia.