I possessori di un Libretto postale presso Poste Italiane, in questi giorni hanno trovato dei soldi in meno a causa di un prelievo automatico. Vediamo di cosa si tratta.
Si tratta della la tanto odiata Imposta di Bollo, applicata sui conti corrente e libretti di risparmio degli italiani, il prelievo forzoso più odiato, una vera e propria patrimoniale dalla quale non si può uscire.
Interessa tutti gli italiani che possiedono un conto Bancoposta o un Libretto Postale, e viene scalata dal credito una volta l’anno oppure ogni trimestre, a seconda se si è concordato con Poste un rendiconto trimestrale. Viene detratta tramite un addebito automatico.
Libretto Postale: a quanto ammonta l’imposta di bollo
L’imposta di bollo fa parte del famoso decreto “Salva Italia” emanato durante il Governo Monti nel 2011. Quel decreto Salva Italia dell’allora Governo presieduto da Mario Monti, che fu sangue e lacrime per tutti gli italiani.
La tassa va pagata da tutti coloro che hanno un minimo di 5.000 euro sul conto o sul libretto di risparmio. Prevede il prelievo forzoso sui conti correnti dei risparmiatori italiani, di un importo fisso pari a 34,20 euro l’anno per le persone fisiche e di 100,00 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche, ad esempio le aziende.
Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo dovuta è rapportata al “periodo rendicontato”. In parole povere significa che se si ha concordato con Poste un invio dell’estratto conto trimestrale, l’imposta di bollo sarà addebitata trimestralmente, quindi 8,55 euro a trimestre.
Anche se non sembra essere un vero e proprio salasso, questa tassa che ha tutte le sembianze per essere definita una patrimoniale, non va proprio giù ai correntisti e ai titolari di libretti di risparmio italiani. Il prelievo diretto dal conto corrente bancario o dal libretto di risparmi postale o bancario, proprio non riesce a risultare gradito, anche perché dal lontano 2011 viene eseguito sistematicamente e senza alcuna autorizzazione richiesta ai risparmiatori. Ci venne detto che sarebbe servito a rimettere in sesto un Paese ancora in difficoltà economica.
Intanto sono passati ben 10 anni e l’imposta di bollo ancora viene prelevata forzosamente agli italiani.
Inoltre c’è un’altra imposta che che i titolari di Libretto Postale devono pagare. Ed è legata agli interessi maturati. Il titolare di libretto di risparmio dovrà pagare allo Stato il 26% di imposta sostitutiva sugli interessi maturati ogni anno. Anche in questo caso Poste Italiane agisce in qualità di sostituto d’imposta, e quindi il prelievo avviene in automatico.