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Quanto bisognerebbe percepire al mese per ottenere una pensione dignitosa con il calcolo contributivo

Uomo maturo confronta documenti pensionistici con espressione concentrata, seduto a tavola con laptop e tazza

Scopri quanto dovresti guadagnare ogni mese per garantirti una pensione adeguata con il sistema contributivo. Una guida chiara per aiutarti a pianificare il futuro.

Molti lavoratori si chiedono se quello che stanno versando oggi basterà domani. Con il sistema contributivo, tutto si basa su quanto versi e su quanto guadagni. È quindi fondamentale sapere quale stipendio mensile permette di costruire una pensione dignitosa. Non servono calcoli complicati: bastano alcune indicazioni semplici per capire se sei sulla strada giusta o se è il caso di rivedere qualcosa. In questo articolo ti spiego come funziona il calcolo contributivo e quale reddito mensile può garantirti una pensione serena.

Come funziona il sistema contributivo

Nel sistema contributivo, l’importo della tua pensione dipende da quanto hai versato nel corso della vita lavorativa. Ogni anno una parte del tuo stipendio va a formare il cosiddetto “montante contributivo”, cioè la somma dei contributi accumulati.

Al momento della pensione, questa somma viene moltiplicata per un coefficiente che cambia in base all’età in cui decidi di smettere di lavorare. Più tardi vai in pensione, più alto sarà questo coefficiente e quindi più alta sarà la tua pensione. Di conseguenza, più guadagni oggi, più contributi versi, e maggiore sarà l’importo mensile che riceverai domani.

Per questo è importante avere una carriera lunga e con stipendi regolari, evitando periodi scoperti o lavori in nero. Ogni anno di lavoro conta.

Quanto bisogna guadagnare al mese per una pensione dignitosa

Facciamo qualche conto semplice. Per avere una pensione mensile di circa 1.500 euro lordi, che possa essere considerata dignitosa per vivere con tranquillità, è necessario avere:

  • Una carriera di almeno 40 anni;

  • Uno stipendio lordo medio di circa 2.800/3.000 euro al mese.

Questo ti permette di versare ogni anno contributi sufficienti a formare un montante che, al momento della pensione, possa trasformarsi in un assegno mensile stabile e decoroso.

Se invece guadagni meno, ad esempio 1.500/1.800 euro al mese, la pensione sarà più bassa, attorno ai 900-1.100 euro lordi mensili, sempre con 40 anni di contributi.

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Tieni presente che anche la scelta di andare in pensione prima o dopo fa la differenza. Se rimandi di qualche anno, il tuo assegno aumenta sensibilmente, perché il coefficiente che lo trasforma sarà più favorevole.

Cosa puoi fare se i tuoi contributi non bastano

Se ti rendi conto che il tuo stipendio o i tuoi anni di lavoro non sono sufficienti a garantirti una pensione dignitosa, non è tutto perduto. Ci sono diverse strategie da considerare:

  • Aumentare gli anni di contributi: lavorare qualche anno in più può fare una grande differenza sull’importo mensile.

  • Versare contributi volontari: se hai dei periodi in cui non hai lavorato, puoi coprirli versando tu stesso.

  • Aderire a un fondo pensione complementare: è un secondo “salvadanaio” che puoi costruire mentre lavori.

  • Controllare la tua posizione INPS: è importante sapere quanti contributi hai realmente versato. Puoi farlo online.

  • Evitare lavori irregolari: ogni mese senza contributi regolari è un danno per la tua pensione futura.

Ricorda: anche se guadagni poco, ogni contributo conta. E non è mai troppo tardi per cominciare a pensare alla pensione. Informarti oggi ti aiuterà a vivere meglio domani.

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