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Regalare soldi ai figli con un bonifico: cosa scrivere nella causale per evitare controlli fiscali

Causale bonifico

Hai mai pensato a cosa scrivere nella causale di un bonifico quando fai un regalo di denaro a un familiare? Non è così semplice come sembra! In questo articolo scoprirai perché è importante inserire una causale chiara e come farlo per evitare controlli dall’Agenzia delle Entrate.

Quando regali dei soldi tramite bonifico a figli, nipoti o altri parenti, è importante saper giustificare correttamente la transazione per evitare futuri problemi fiscali. Inserire la causale giusta è fondamentale per non attirare attenzioni non volute da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vedremo insieme come scrivere una causale adeguata e quali termini usare per indicare che si tratta di un regalo e non di un pagamento soggetto a tasse. Inoltre, ti forniremo consigli pratici per mantenere il tutto semplice, ma sicuro.

Cosa scrivere nella causale di un bonifico per un regalo di denaro

Quando effettui un bonifico per regalare dei soldi a un familiare, non basta scrivere semplicemente “regalo” nella causale. Questo può lasciare spazio a interpretazioni ambigue da parte dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe sospettare che si tratti di un pagamento per una prestazione non dichiarata. La chiave per evitare problemi è specificare chiaramente di cosa si tratta e includere i dettagli necessari.

Ad esempio, anziché scrivere solo “regalo”, è meglio usare formule più specifiche come:

  • “Regalo di compleanno da mamma a figlia Maria”
  • “Donazione per il matrimonio di mio figlio Marco”
  • “Regalo di nonno a nipote Luca per la laurea”

Usare queste espressioni chiare evita malintesi e dimostra che il denaro è un regalo familiare. Questo aiuta a far sì che la transazione non venga considerata come un reddito tassabile. Anche nei bonifici di piccolo importo, è importante fare attenzione, perché ogni movimento può essere monitorato.

Differenza tra regalo e donazione: quando specificarlo

Ci sono casi in cui è meglio usare la parola “donazione” al posto di “regalo”. Questo accade quando il trasferimento di denaro supera una certa soglia di importo o quando si tratta di somme più significative, come quelle per l’acquisto di una casa o per supporto economico continuativo. Anche in questo caso, la causale deve essere specifica per evitare controlli.

Ecco qualche esempio pratico di causali per donazioni:

  • “Donazione per supporto economico a mia figlia Anna”
  • “Donazione per l’acquisto della prima casa da genitori a figlio”

Ricorda che, secondo una sentenza della Cassazione (n. 7258 del 2017), la causale correttamente indicata come donazione può escludere il rischio che il denaro venga considerato reddito e quindi tassato. Aggiungere il rapporto familiare (come padre, madre, nonno) può essere utile per rendere tutto ancora più trasparente e sicuro.

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Evitare i controlli fiscali con una causale ben scritta

La scelta delle parole giuste nella causale del bonifico è cruciale per evitare futuri accertamenti fiscali. L’Agenzia delle Entrate tiene traccia delle transazioni, soprattutto quelle di maggiore importo, e potrebbe richiedere spiegazioni se la causale non è chiara o appare sospetta.

Per stare tranquilli, è consigliato:

  • Usare sempre causali dettagliate
  • Specificare il rapporto familiare
  • Inserire la motivazione del regalo (compleanno, matrimonio, laurea, ecc.)
  • Evitare parole vaghe come “prestito” o “anticipo”, che possono essere fraintese

Seguendo questi semplici consigli, puoi evitare che un gesto di generosità si trasformi in una noiosa questione fiscale.

Includere una causale precisa e dettagliata nei bonifici è fondamentale per evitare problemi fiscali. Usare termini chiari come “regalo” o “donazione” e specificare il motivo e il legame familiare aiuta a rendere tutto trasparente agli occhi dell’Agenzia delle Entrate. Un piccolo accorgimento che ti risparmia molte seccature!

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