La priorità in vista del prossimo inverno, per molte famiglie italiane, è risparmiare sul riscaldamento domestico. Visti gli aumenti di pellet, legna, gas, nocciolino eccetera, è indispensabile ridurre i consumi ed ottimizzare la resa se non si vuole spendere un salasso per riscaldarsi al meglio. Una soluzione, per chi possiede stufe a legna, stufe a biomassa abilitate per l’uso di legna, camini e termo-camini, consiste nella realizzazione di mattoncini di carta pressata. Vediamo tutto nei dettagli.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma tra confezioni, giornali, scatole di cartone eccetera gettiamo nella spazzatura almeno un centinaio di kg di carta l’anno. Al massimo se ne utilizza una parte per accendere il caminetto al posto della diavolina, ma il resto nella maggior parte dei casi va gettato via. E se vi dicessi che è possibile riciclare la carta per realizzare dei mattoncini dall’alto potere calorifico, da utilizzare in stufe e camini?
Si tratta di una alternativa ecologica, a costo zero, che rappresenta un aiuto per riscaldare casa in modo da risparmiare sull’utilizzo di materiali come legna o nocciolino, sanza, eccetera (per le caldaie a biomassa che vanno anche a legna).
La carta e il cartone di riciclo, se ben pressati, possono sviluppare un potere calorifico addirittura maggiore rispetto ad alcuni tipi di legna. Per realizzare i mattoncini non bisogna acquistare nulla bensì riciclare carta e cartone accumulati in casa. Una alternativa totalmente a costo zero che potrebbe farvi risparmiare, e non poco, sulle spese per il riscaldamento domestico.
Come realizzare i mattoni di carta per il riscaldamento domestico
Come accennato, più la carta verrà pressata tanto maggiore sarà il potere calorifico e la resa dei mattoni. Per un risultato ottimale consiglio di acquistare delle apposite presse manuali in vendita su Amazon oppure negli appositi negozi fisici o online. Queste piccole presse o compattatori per carta partono dai 30 euro fino a superare i 100 euro, in base alle vostre esigenze. E’ comunque una spesa che andrebbe affrontata una volta sola, con uno solo di questi attrezzi si realizzano migliaia e migliaia di mattoncini.
In alternativa è possibile pressare anche la carta a mano, ma si otterranno dei lingotti molto meno densi, e ce ne vorranno molti di più per far salire rapidamente la temperatura del vostro camino o della vostra stufa. I lingotti fatti a mano rappresentano comunque un valido aiuto alternativo, ecologico ed efficiente per scaldarsi durante l’inverno. In caso di termo-camini, utilizzando i mattoni di carta insieme alla legna si aumenta il calore di oltre il 30%, l’acqua arriverà a temperatura molto prima, innescando la pompa che la fa circolare nei termosifoni. meno spesa massima resa!
La realizzazione di questi mattoni consiste semplicemente nel mettere in ammollo la carta da riciclare in una bacinella di acqua, lasciarla per 3 o 4 giorni, dopo i quali si può prelevare e pressare a mano o in stampi della forma che desiderate. Dopo la pressatura i mattoni vanno fatti seccare per bene. Una volta che saranno completamente asciutti potranno essere utilizzati in stufe e camini. Non bisogna utilizzare assolutamente della carta plastificata o che contenga comunque materiali cancerogeni e nocivi per l’ambiente.
Di seguito è mostrato un video di Stefania Rossini, che da più di un decennio si occupa di autoproduzione, risparmio e minimalismo. Stefania ci mostra come si realizzano i lingotti di carta pressati a mano e spiega tutti i vantaggi che ne derivano. Buona visione.
Se invece desiderate realizzare dei mattoni di carta molto più efficienti, dall’alto potere calorifico dovrete munirvi di una apposita pressa o compattatore. La nota trasmissione “Linea Verde”, in onda su Rai1, già 8 anni fa trasmise in diretta una puntata riguardo la creazione dei mattoni di carta riciclata e della loro utilità. Ecco il video di seguito.
Scusate ma mi hanno insegnato che la carta inquina, addirittura ho imparato ad accendere la stufa senza usarla per inquinare meno. E voi dite di farne mattoni??? Saranno inquinantissimi! No?
Grazie infinite, per la citazione. Stefania e Luciano