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Se ho meno di 20 anni di contributi non percepirò mai una pensione? Falso! Ecco cosa dice la legge

Pensionato con pochi contributi

Molti pensano che senza 20 anni di contributi non si avrà mai diritto alla pensione, ma non è sempre così. Esistono regole, eccezioni e soluzioni che possono cambiare il tuo futuro. Ecco tutto quello che devi sapere in parole semplici, senza confusione.

Se non hai 20 anni di contributi, potresti pensare che la pensione non ti spetti. In realtà, ci sono alcune vie d’uscita che ti permettono comunque di ricevere qualcosa. La legge prevede dei casi in cui è possibile andare in pensione anche con meno contributi, ma spesso servono più anni di età oppure requisiti particolari. È importante sapere che se hai iniziato a lavorare dopo il 1995, puoi avere diritto a una pensione contributiva anche con solo 5 anni di versamenti. Inoltre, puoi sommare i contributi versati in gestioni diverse. Conoscere queste regole può fare la differenza tra avere una pensione minima o non avere nulla. Leggi tutto con calma e scopri quali possibilità hai davvero.

Se non hai 20 anni di contributi, non tutto è perduto

In Italia, per avere diritto alla pensione di vecchiaia ordinaria, servono almeno 20 anni di contributi e un’età minima di 67 anni. Questo vale per la maggior parte delle persone che hanno versato contributi prima e dopo il 1996. Ma se ti mancano alcuni anni di contributi, non tutto è perduto. Esistono delle alternative che la legge prevede per chi ha avuto una carriera discontinua o ha iniziato a lavorare più tardi nella vita.

Per esempio, chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 e ha solo contributi nel sistema contributivo puro, può accedere a una pensione contributiva di vecchiaia a partire dai 71 anni, con almeno 5 anni di contributi effettivi. Questo significa che se rientri in questo caso, puoi avere la pensione anche se hai lavorato solo per pochi anni, ma devi aspettare un po’ di più. Inoltre, se hai contributi versati in più gestioni INPS, puoi sommare i periodi grazie al sistema del cumulo gratuito o della totalizzazione. Questo aiuta tante persone che hanno avuto lavoretti saltuari o sono passati da un lavoro all’altro. In pratica, anche senza 20 anni di contributi, puoi avere una pensione dignitosa, basta sapere come fare.

Le eccezioni alla regola: quando bastano 5 anni

Ci sono situazioni particolari in cui puoi andare in pensione anche se hai versato meno di 20 anni di contributi. Vediamo insieme quali sono le principali vie d’uscita previste dalla legge.

Per accedere alla pensione contributiva a 71 anni, servono queste condizioni:

  • Devi aver iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996, quindi senza contributi prima di questa data;

  • Avere almeno 5 anni di contributi effettivi, anche se non continuativi;

  • Devi aver compiuto almeno 71 anni di età;

  • L’importo della pensione deve essere almeno pari a 1,5 volte l’assegno sociale (salvo aggiornamenti normativi).

Questa opzione può essere utile per tante persone che hanno avuto carriere brevi, magari a causa di malattia, disoccupazione o altri problemi personali. È una possibilità importante anche per le donne che hanno lasciato il lavoro per accudire i figli o per chi ha avuto solo lavori saltuari. Oltre alla pensione contributiva, puoi considerare anche il cumulo gratuito dei contributi tra diverse casse, utile se hai fatto lavori diversi e versato in più gestioni. Insomma, anche se hai pochi anni di contributi, puoi comunque sperare in una pensione, anche se più tardi del previsto.

Altre soluzioni se hai pochi contributi

Se ti mancano alcuni anni per arrivare a 20, potresti valutare delle strategie utili per aumentare i tuoi contributi. Una possibilità è il riscatto di periodi scoperti, come gli anni di università o quelli di servizio civile. Un’altra strada è quella dei versamenti volontari, che ti permettono di completare gli anni mancanti, se hai già una posizione aperta all’INPS.

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Inoltre, se hai lavorato all’estero, puoi verificare se i contributi versati fuori Italia possono essere totalizzati con quelli italiani. Ci sono accordi bilaterali con tanti Paesi europei e non solo, che permettono di sommare i periodi lavorativi per raggiungere la pensione.

Esistono infine alcune pensioni assistenziali, come l’assegno sociale, che però non richiede contributi ma è legato al reddito personale. Se hai più di 67 anni e un reddito molto basso, potresti averne diritto.

Il messaggio è chiaro: anche se non hai raggiunto i 20 anni di contributi, non devi pensare che sia tutto perso. Esistono percorsi alternativi, agevolazioni e aiuti. La cosa più importante è informarsi e non perdere mai di vista i tuoi diritti. La pensione può sembrare lontana, ma prepararsi in tempo fa la differenza.

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