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Stanno tagliando le pensioni di reversibilità del 50%: cosa sta accadendo

Tagli pensione di reversibilità

I tagli alle pensioni di reversibilità annunciati da tempo sono pressoché imminenti, vediamo a quanto ammontano e i soggetti interessati.

Tagli pensione di reversibilità
Foto di Sabine van Erp da Pixabay

Che nel 2021 ci sarebbero stati i tagli sulle pensioni di reversibilità è stato annunciato da tempo, ma decurtazioni così consistenti, di tale portata, erano difficili da prevedere. Purtroppo per i soggetti interessati non c’è alcun modo di evitare questi tagli in quanto, nel corso del 2021, dipenderanno esclusivamente dal reddito.

La pensione di reversibilità spetta a coniugi o parenti di lavoratori dipendenti e autonomi o di pensionati ormai deceduti. I beneficiari però potrebbero avere un reddito, oltre al percepire la pensione di reversibilità del defunto. E’ proprio in base al reddito che verranno effettuati tagli fino al 50% sulle pensioni di reversibilità.

Come vengono effettuati i tagli sulle pensioni di reversibilità

Quindi in base ai redditi che si possiedono, chi dovrà beneficiare della reversibilità può vedersi ridurre l’assegno mensile fino a 50%. I redditi che verranno presi in considerazione sono soprattutto quelli soggetti a Irpef al netto dei contributi previdenziali e assistenziali.
Sono esclusi invece dai tagli i redditi che non superano di tre volte il trattamento minimo previsto dalla legge. Per essere precisi, non subiranno tagli alla pensione di reversibilità i redditi che non superano i 20.107,62 euro l’anno.

Chiunque superi questa soglia vedrà invece applicarsi a breve un taglio sulla pensione di reversibilità del 25%, 40% o addirittura del 50%. I tagli verranno applicati nel modo seguente:

  • per tutti i redditi compresi tra i 20.107,62 euro e 26.810,16 euro, il taglio sull’assegno sarà pari al 25% dell’importo;
  • i redditi compresi tra i 26.810,16 euro e 33.512,70 euro, vedranno tagliarsi il loro assegno di reversibilità del 40% dell’importo;
  • infine, per tutti gli assegni al di sopra dei 33.512,70 euro, il taglio sarà del 50% dell’importo.

2 commenti

  1. Andrea Audino

    L’INPS è il salvadanaio dei lavoratori. Nessuno deve arrogarsi il diritto di toccarlo. La nostra è una Repubblica Democratica, le Leggi devono essere uguali per tutti, dal Presidente della Repubblica all'”ultimo” cittadino. I trattamenti economici che l’INPS ha calcolato secondo i versamenti mensili dei lavoratori, devono iniziare e finire per tutti nella stessa maniera. SE SIAMO IN UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA.

  2. nunzio

    E’ il salvadanaio di coloro che lavorando hanno integrato il fondo, ma purtroppo non è così vi sono molti che ne usufruiscono senza mai aver versato una lira di contributi compresi extracomunitari e e stranieri di ogni specie. A quale titolo ????

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