Se hai intenzione di arredare la tua casa potresti approfittare di questo bonus che ti fa risparmiare il 50% sull’acquisto di mobili e elettrodomestici. Vediamo in cosa consiste, come richiederlo e i requisiti per ottenerlo.
Arredare casa è una cosa che viene fatta almeno una volta nella vita. L’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi per la propria abitazione comporta una spesa molto significativa e rilevante, ma il bonus mobili può dare un respiro di sollievo a chi intende arredare la propria casa nell’anno in corso. Si tratta di un risparmio del 50% sulla spesa di acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi, tutti i dettagli di seguito.
Il bonus mobili 2021 consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. vediamo in quali casi si può richiedere.
Quando si può richiedere il bonus mobili
L’agevolazione può essere richiesta solo a seguito di un intervento di ristrutturazione edilizia della propria abitazione o delle parti comuni di un edificio condominiale. Se di desidera solo arredare casa ma non è stato fatto un intervento di ristrutturazione poco prima non è possibile richiedere il bonus mobili.
La detrazione Irpef del 50% può essere quindi applicata sulla spesa effettuata nel 2021, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, solo se è stato realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2020.
Gli interventi di ristrutturazione ammessi che sbloccano la possibilità di richiedere il bonus mobili sono:
- interventi di manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
- interventi di manutenzione ordinaria delle parti comuni negli edifici condominiali.
Giusto per fare un esempio, in una abitazione privata, se si sostituiscono i pavimenti non si ha accesso successivamente al bonus mobili. Se invece si realizza una nuova stanza, oppure si modifica la distribuzione delle stanze in appartamento, questo viene considerato un intervento di ristrutturazione edilizia che apre l’accesso all’incentivo.
Le situazioni vanno valutate caso per caso. Prima di richiedere il bonus mobili è consigliato rivolgersi ad un tecnico per capire se i lavori di ristrutturazione effettuati potrebbero dare accesso al bonus.
Teniamo a precisare che, una volta sbloccato l’accesso al bonus, i mobili ed elettrodomestici acquistati possono essere anche destinati ad ambienti diversi che non sono stati interessati dalla precedente ristrutturazione.
Ad esempio si può ristrutturare un bagno, sbloccare l’accesso al bonus e acquistare mobili ed elettrodomestici per la cucina, per la sala da pranzo o per entrambi. Il lavoro di ristrutturazione serve solo ed esclusivamente come requisito fondamentale per sbloccare il bonus mobili.
Mentre la situazione è diversa per gli edifici condominiali, dove il bonus copre solo gli arredi dedicati alla parte comune ristrutturata.
Inoltre si può accedere al bonus mobili anche in caso di acquisto di un edificio antisismico, ossia precedentemente ristrutturato secondo i criteri del Sisma Bonus. In tal caso non serve necessariamente un intervento di ristrutturazione dopo l’acquisto dell’edificio per accedere al beneficio.
Quali sono gli acquisti consentiti dal bonus mobili
La detrazione viene effettuata solo sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, sono esclusi tutti i vari tipi di complementi di arredo (pavimenti, tende porte eccetera). Gli elettrodomestici non devono essere di classe inferiore alla A+, tranne per i forni e lavasciuga che possono essere anche di classe A. Nella detrazione sono incluse anche le spese di trasporto e di montaggio. Infine va fatta la comunicazione all’ENEA sugli acquisti effettuati.
A quanto ammonta il bonus
Come sopra citato si tratta di una detrazione Irpef del 50% sulla spesa effettuata per mobili ed elettrodomestici. La detrazione viene applicata su un tetto massimo di 16.000 euro, quindi la massima detrazione possibile ammonta a 8000 euro. Viene restituita in 10 anni in quote annuali di pari importo. Le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2021.
Tutto ciò vale per ogni singolo immobile, quindi se si possiedono più unità immobiliari è possibile richiedere il bonus per ogni singola unità.
Il credito del bonus mobili non può essere né ceduto né scontato in fattura, ma solo ed esclusivamente applicato sotto forma di detrazione Irpef.
I pagamenti ammessi
Per dimostrare l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, al fine di usufruire del bonus mobili, i pagamenti ammessi sono:
- bonifico;
- carta di credito o di debito;
- finanziamento a rate.
Non sono detraibili invece i pagamenti effettuati in contanti o con assegno.
I documenti da possedere per richiedere il bonus mobili
In base agli strumenti utilizzati per i pagamenti, bisogna conservare:
- i documenti che attestano le transazioni effettuate sulla carta di credito;
- le ricevute dei bonifici;
- gli estratti conto che documentano gli addebiti effettuati;
- fatture e scontrini che riportano la quantità di beni e servizi acquistati.
Come richiedere il bonus
Il bonus viene richiesto in fase di dichiarazione dei redditi, quindi bisogna semplicemente munirsi di tutti i documenti necessari appena citati, e portarli al proprio commercialista o alla persona che si occupa della compilazione e invio del vostro modello 730.